Usa, ex agente Fbi condannato a 11 anni per rivelazioni all’agenzia Ap

L'ex agente dell'Fbi Donald Sachtleben è stato condannato ad una pena di 140 mesi di carcere per aver rivelato informazioni segrete all'agenzia di stampa americana Associated press. Lo ha reso noto il dipartimento americano di Giustizia spiegando di considerare conclusa la vicenda iniziata già nell'aprile del 2012, prima dello scandalo intercettazioni che ha visto coinvolto l'ex analista della Cia Edward Snowden. Sachtleben, 55enne tecnico esperto di esplosivi, è stato un agente dell'Fbi dal 1983 al 2008, ma ha continuato a lavorare per l'ente di sicurezza americano come contractor esterno. L'uomo davanti al giudice si è dichiarato colpevole di aver rivelato informazioni segrete e ha patteggiato la pena a 43 mesi per l'accusa di violazione della sicurezza nazionale e a 97 mesi per pedopornografia dopo che sul suo computer erano state trovate immagini di minori.
Rivelazioni su attentati di al-Qaeda – L'uomo aveva raccontato ad un giornalista dell'Ap che era stato sventato un complotto della branca yemenita di al-Qaeda nella penisola arabica e che gli inquirenti avevano rinvenuto una bomba che era esaminata alla base Fbi di Quantico. Rivelazioni "non autorizzate e ingiustificabili che hanno gravemente messo a repentaglio la sicurezza nazionale e messo vite a rischio" come ha dichiarato il vice ministro della Giustizia americana, James Cole. Dall' Associated press invece nessun commento sulla vicenda. "Non facciamo mai commenti sulle nostre fonti" ha dichiarato infatti Paul Colford, direttore dei rapporti coi media dell'agenzia stampa.