“Troppo giovane per essere malata”, Milli mandata a casa 13 volte: cancro diagnosticato due anni dopo

Mandata a casa per ben 13 volte dai vari medici a cui si era rivolta per sintomi anche pesanti, una giovane donna britannica ha scoperto che in realtà aveva un cancro al colon, diagnosticato solo due anni dopo quando era già al terzo stadio. È la storia di Milli Tanner, una ragazza oggi 23enne, residente ad Evesham, nel Worcestershire, nelle West Midlands inglesi. Una storia caratterizzata da sottovalutazioni dei sintomi e mancanza di esami specifici che l’ha condotta a un lungo calvario da cui si sta riprendendo solo adesso.
Una vicenda che la giovane ha deciso di condividere pubblicamente con i giornali britannici per avvertire tutti del rischio del ritardo nella diagnosi del cancro, anche nei giovani. "Sei troppo giovane per essere malata” era infatti la frase ricorrente che la ragazza si è sentita dire dai medici quando ha iniziato ad accusare i primi sintomi.
Milli Tanner ha cercato aiuto per la prima volta nel giugno 2021, quando aveva appena 19 anni e aveva iniziato ad accusare dolori allo stomaco e alla schiena e a notare anche sangue nelle feci. I medici a cui si è rivolta però hanno continuato a minimizzare ipotizzando di volta in volta malattie passeggeri e meno gravi come emorroidi, sindrome dell'intestino irritabile o problemi mestruali.
In una occasione, come ha raccontato lei stessa, i medici ipotizzarono addirittura che avesse "bevuto troppo" durante una serata fuori e che stesse semplicemente affrontando le conseguenze. La ragazza si è sottoposta ad oltre 20 visite mediche prima di ricevere la diagnosi esatta di cancro al colon, un tumore potenzialmente mortale che nel frattempo si è diffuso ai linfonodi costringendola a una estenuante cura.
La giovane si è dovuta sottoporre a chemioterapia e radioterapia e a un intervento chirurgico durante il quale le è stata applicata una stomia permanente. Cure pesantissime tanto da convincerla al prelievo degli ovuli per il rischio che la rendessero sterile.
Un’esperienza "frustrante", "mi sentivo come se stessi impazzendo" ha dichiarato la 23enne, raccontando di aver avuto 13 appuntamenti con medici di base, di essere andata al pronto soccorso più volte e di aver telefonato al servizio sanitario in più occasioni senza ottenere nulla. Solo la sua caparbietà ha portato alla svolta nel 2023.
Alla fine infatti si è sottoposta da sola a un test che cerca piccole tracce di sangue nelle feci che potrebbero indicare un cancro all'intestino e che è risultato positivo. Il medico di base quindi si è convinto a prescriverle una colonscopia ma ha scoperto che ci sarebbero volute 60 settimane in quanto le linee guida stabiliscono che non c’è urgenza per i giovani. Solo un secondo test prescritto dal medico ha accelerato la procedura.
"Vorrei dire alla gente: conoscete il vostro corpo meglio di chiunque altro quindi se sentite di avere qualcosa che non va, continuate a tornare dal medico finché non trovate il problema" ha dichiarato la giovane donna, concludendo: “Sebbene il cancro sia raro nei giovani, non dovrebbe essere escluso solo a causa dell'età del paziente".