Nel caso te lo fossi perso, il Podcast

Teheran valuta che carte giocare adesso e l’Europa fa i conti con la sua marginalità: il nuovo episodio di “Nel Caso Te Lo Fossi Perso”

“Nel caso te lo fossi perso” è il Podcast di Fanpage.it che ogni giorno alle 18.00 fa il punto sulla notizia più importante del momento, per farti restare sempre aggiornato. Oggi parliamo delle conseguenze dell’attacco statunitense ai siti nucleari iraniani.
A cura di Redazione
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È online un nuovo episodio di "Nel caso te lo fossi perso", il Podcast daily di Fanpage.it che, dal lunedì al venerdì alle 18.00, ti racconta la notizia più importante del giorno con la nostra giornalista, Annalisa Girardi.

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Per decenni l’Iran e gli Stati Uniti hanno tenuto ben presente quale fosse la linea rossa da non oltrepassare, per non innescare uno scontro militare frontale potenzialmente disastroso per tutto il Medio Oriente. Ecco, questa linea rossa adesso è stata varcata: gli Stati Uniti hanno attaccato i siti nucleari iraniani, sono intervenuti nella guerra tra Israele e Iran con i loro caccia e le loro bombe. E adesso? Cosa farà l’Iran? Cosa succederà nella regione?

Il ministro degli esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha detto che quanto accaduto avrà conseguenze eterne, che gli Stati Uniti hanno bombardato la diplomazia e che adesso l’Iran si riserva tutte le opzioni per difendersi. Quali sono queste opzioni? Ce ne sono diverse e ognuna porta con sè conseguenze precise. C’è il rischio che, in risposta, Teheran attacchi le basi militari statunitensi in Medio Oriente. In tutta la regione sarebbero circa una ventina le principali, con circa 40 mila soldati in totale. Questa è un’opzione che chiaramente innescherebbe una nuova risposta da Washington, e a quel punto si andrebbe incontro a una spirale di escalation.

Un’altra opzione potrebbe essere la chiusura dello stretto di Hormuz, un canale strategico per il traffico di petrolio. Mettere una sbarra al passaggio di petrolio e di gas attraverso questo stretto avrebbe conseguenze pesantissime sull’economia globale, ma anche l’Iran ne risentirebbe, visto che anche le sue esportazioni devono passare da qui. E poi, così facendo Teheran rischierebbe di inimicarsi i Paesi arabi, con cui le relazioni sono già molto delicate,  e in questa fase non se lo può permettere.

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