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Steven Bannon, chi è il super-consigliere “ultraconservatore e razzista” di Trump

Antisemita, suprematista bianco, cospiratore. Il 62enne sarà il nuovo ‘chief strategist’ del Presidente Usa. Axelrod, consigliere di Obama: “Scelta preoccupante”. Ma a protestare sono sopratutto la comunità ebraica e quella musulmana: “E’ una scelta che rende l’appello all’unità una presa in giro”.
A cura di Biagio Chiariello
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Donald Trump lo definisce un “brillante stratega”, in molti lo considerano niente più che un “suprematista bianco”. Sta facendo molto discutere negli Usa la nomina di Stephen Bannon a primo consigliere (lo chief strategist, la persona più ascoltata) del nuovo presidente eletto. Il 62 enne fondatore del sito Breitbart News è conosciuto soprattutto per le sue idee nazionaliste. A protestare sono soprattutto le comunità ebraica e musulmana americane “E’ una scelta che rende l’appello all’unità fatto da Trump nel suo primo discorso una presa in giro”, afferma il Council on American-Islamic relations. Bannon ha trasformato il suo sito Breitbart in uno strumento di “propaganda etnica e di nazionalismo bianco con posizioni razziste” e, aggiungono gli ebrei, “antisemite”. “Bannon deve andare via – sostiene anche l’Anti-Defamation League – se Trump vuole davvero essere il presidente di tutti”. Per Adam Jentleson, portavoce di Harry Reid, leader della minoranza democratica in Senato, con la nomina del nuovo chief strategist si dà il segnale che "i suprematisti bianchi saranno rappresentati ai più alti livelli alla Casa Bianca, con Trump". Anche David Axelrod, attuale consigliere del presidente Barack Obama, ritiene ”preoccupante” Bannon alla Casa Bianca. Immediata la replica della portavoce del presidente eletto, Kellyanne Conway, che difende così il super-consigliere: "Chi lo critica dovrebbe andare a guardare il suo curriculum. Bannon è uno stratega brillante, e con Reince Priebus sta facendo sacrifici enormi per servire il presidente".

Chi è Stephen Bannon

Ex manager di Goldman Sachs, ma anche produttore a Hollywood e speaker radiofonico, Stephen Bannon ha guidato fino ad agosto scorso Breitbart News Network, sito apertamente ostile alla candidata democratica Hillary Clinton, ma poco affine anche all’establishment repubblicano. Vicino all'ideologia suprematista e antisemita, il sito, già dai tratti fortemente conservatori, ha virato ulteriormente a destra, tanto da assumere connotazioni misogine, complottiste e xenofobe. Ha anche alimentato le più varie teorie cospirative, dalla nazionalità non americana di Barack Obama alle voci sullo stato di salute di Hillary Clinton, passando per l'accusa ad Huma Abedin, braccio destro di Hillary, di essere una spia saudita.

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