Slovacchia, condannato a 23 anni di carcere il killer del giornalista Jan Kuciak
L'ex soldato Miroslav Marcek, trentasettenne accusato di aver ucciso in Slovacchia il giornalista investigativo Jan Kuciak e la sua fidanzata Martina Kusnirova, è stato condannato oggi, lunedì 6 aprile, a 23 anni di reclusione. Lo ha deciso la corte penale speciale di Pezinok, nel sud-ovest della Slovacchia. L’imputato lo scorso gennaio aveva confessato di aver sparato contro il giornalista e la compagna nel febbraio del 2018. Il duplice omicidio si consumò nella abitazione della coppia di Velka Maca, a circa 60 chilometri da Bratislava. “Ho bussato alla porta, Kuciak mi ha aperto, io gli ho sparato al cuore”, aveva detto l’ex soldato dando poi alle autorità i dettagli dell’omicidio avvenuto nella casa di Velka Maca. “Mi sarei fermato a quel punto, ma purtroppo mi sono accorto che in casa era presente anche un’altra persona. Ho udito rumori, i suoi passi. Allora sono entrato, l’ho trovata. Cercava di nascondersi fuggendo in cucina, ho sparato anche a lei”, aveva descritto così l’omicidio della compagna. Il procuratore Juraj Novocky, che aveva chiesto una pena di 25 anni per il killer della coppia, ha presentato ricorso contro la sentenza.
Il processo per l'omicidio del giornalista in Slovacchia
Altre tre persone sono state incriminate per gli omicidi del giornalista investigativo e della fidanzata, mentre l'imprenditore Marian Kocner è stato accusato di essere il mandante. Una prima sentenza nel processo è arrivata lo scorso anno: Zoltan Andrusko, accusato di aver trasmesso, in cambio di soldi, il mandato di uccidere Kuciak al killer che poi lo ha eseguito, è stato condannato a 15 anni di carcere. Gli omicidi di Jan Kuciak e Martina Kusnirova provocarono un vero e proprio terremoto politico nel Paese che portò anche alle dimissioni l'allora premier Robert Fico e proteste in tutta Europa. Il reporter, che aveva ventisette anni, aveva scritto diversi articoli sui rapporti fra politica locale e mafia.
