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Scontri dopo l’ok alla riforma delle pensioni in Francia: “Polizia ovunque, giustizia da nessuna parte”

Dopo l’ok del Consiglio Costituzionale per la riforma delle pensioni voluta da Emmanuel Macron, migliaia di cittadini francesi sono scesi in piazza. A Parigi, sulla rue de Rivoli, ci sono stati scontri con la polizia, incendi e vetrine rotte.
A cura di Gabriella Mazzeo
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La tensione era alta a Parigi già diverse ore prima della decisione del Consiglio Costituzionale francese sulla riforma delle pensioni voluta dal presidente Emmanuel Macron. L'edificio è stato protetto da barriere antisommossa e per le strade del 1° arrondissement di Parigi sono state schierate le pattuglie delle forze dell'ordine. Dopo l'ok del Consiglio Costituzionale per la riforma voluta fortemente da Macron (ora legge), i cittadini si sono radunati in piazza in tutte le città del Paese.

I francesi si sono riuniti davanti all'Hotel de Ville a Parigi, sulla Promenade des Anglais a Nizza e nelle strade di Marsiglia, Tolosa e Lione. In meno di un'ora, le manifestazioni si sono trasformate in cortei, ma sulla rue de Rivoli sono iniziati subito gli scontri violenti con la polizia.

Vetrine infrante, cassonetti incendiati e, proprio davanti alle finestre della sindaca Anne Hidalgo, è stata data alle fiamme un'intera rastrelliera di biciclette elettriche. Il timore è che le tensioni possano solo peggiorare nelle prossime ore, trasformando la Francia in un vero e proprio campo di battaglia.

I manifestanti hanno fischiato alla polizia, in alcuni casi invitandola ad unirsi ai manifestanti in piazza. Per le strade di Parigi, le forze dell'ordine hanno picchiato alcuni manifestanti con i manganelli. I filmati di quanto sta accadendo in queste ore in diverse città della Francia sono già stati condivisi da milioni di utenti online.

Sarebbero circa 4.000 le persone scese in piazza nella capitale su richiesta di diversi sindacati, ma alcune centinaia di giovani si erano radunati già in precedenza in strada. A Lille, alcuni manifestanti si sono riuniti nei pressi della Prefettura al grido di "polizia ovunque, giustizia da nessuna parte" poco dopo la decisione del Consiglio Costituzionale.

Il no al referendum sulla riforma

Rabbia anche per la decisione del Consiglio Costituzionale di respingere la richiesta di 250 parlamentari dell'opposizione di indire un referendum di iniziativa condivisa sulla riforma delle pensioni. La premier francese Elisabeth Borne ha commentato così il via libera alla riforma: "Non ci sono vincitori o vinti. Il Consiglio Costituzionale ha ritenuto la misura conforme alla nostra Costituzione e il testo di legge giunge alla fine del suo processo democratico. In questo modo il nostro sistema pensionistico sarà in equilibrio nel 2030".

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