Prosecco a rischio esplosione: richiamate 940mila bottiglie negli Stati Uniti

La Commissione per la sicurezza dei prodotti di consumo (Cpsc) degli Stati Uniti ha annunciato il ritiro di circa 941.400 bottiglie di Prosecco Kirkland Signature Valdobbiadene, la linea a marchio privato di Costco, dopo che alcuni lotti hanno mostrato un rischio inatteso: le bottiglie "possono rompersi improvvisamente, anche se non maneggiate o utilizzate".
Il problema, secondo le prime verifiche, sarebbe legato a un difetto di pressione interna o a un’anomalia del vetro. Dieci le segnalazioni raccolte finora, tra esplosioni e rotture improvvise, con almeno un consumatore ferito da scaglie di vetro. Per evitare ulteriori incidenti, Costco invita a non riportare il prodotto nei punti vendita: lo spostamento potrebbe aumentare la possibilità di rottura. La procedura di smaltimento indicata è dettagliata e inusuale per uno spumante: avvolgere la bottiglia in carta assorbente, inserirla in un sacchetto di plastica e buttarla nei rifiuti. "In questo modo – spiega l’azienda – si riduce la possibilità di ferirsi con eventuali frammenti di vetro in caso di esplosione".

Il caso esplode in un momento delicato per i rapporti commerciali tra il Prosecco e gli Stati Uniti, già appesantiti dai dazi imposti dall’amministrazione Trump. La denominazione esporta negli Usa circa 130 milioni di bottiglie per un valore vicino al mezzo miliardo di euro. Le colline storiche di Conegliano e Valdobbiadene, più orientate alla ristorazione e alle enoteche, ne spediscono oltreoceano altre 3,5 milioni. Un contesto che l'imprenditore Sandro Bottega riassume così al Corriere: "Dall’entrata in vigore definitiva negli Usa dei dazi sui vini italiani, l’andamento delle importazioni verso il mercato domestico sembra avere un calo, come segnalato anche dai dati delle dogane (-26%)". E aggiunge: "Da parte nostra, oltre a confermare un calo delle esportazioni verso il mercato domestico, rileviamo un aumento delle vendite del canale duty free che ovviamente usufruisce del beneficio della non applicazione dei dazi".