Guerra in Ucraina, massiccio attacco russo a Kiev: due morti e decine di feriti, cresce tensione Trump-Putin

Una nuova ondata di attacchi russi ha colpito nella notte Kiev provocando la morte di almeno due persone e decine feriti. Lo ha riferito questa mattina l’amministrazione militare della capitale ucraina, che ha segnalato forti esplosioni udite in città per diverse ore.
Le autorità hanno lanciato un allarme alla popolazione, invitando i cittadini a rifugiarsi immediatamente nei bunker più vicini a causa della minaccia rappresentata da droni e missili. Numerosi residenti si sono precipitati nella metropolitana, trasformata in rifugio improvvisato, dormendo su materassini improvvisati o sul pavimento.
Incendi a Kiev dopo l'ondata di attacchi russi
Il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, ha dichiarato che i detriti caduti hanno causato incendi nei distretti di Solomyansky e Shevchenkivsky, mentre nel quartiere Darnytsky fiamme sono divampate in garage e una stazione di servizio, a causa di resti di droni abbattuti.
L’attacco segue di appena un giorno il più massiccio bombardamento con missili e droni da parte della Russia dall’inizio del conflitto, oltre tre anni fa, che ha causato la morte di almeno un civile. La nuova ondata di raid sottolinea un’escalation della strategia russa, che continua a mettere a dura prova le difese aeree ucraine e una popolazione civile sempre più stremata.
Trump attacca Putin, si prepara un nuovo pacchetto di sanzioni
Sul fronte diplomatico, la crisi ucraina si intreccia con crescenti tensioni tra Washington e Mosca. Il segretario di Stato americano Marco Rubio incontrerà oggi il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov a margine del vertice ASEAN a Kuala Lumpur. Sarà il secondo incontro diretto tra i due, in un clima reso sempre più teso dalle recenti dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.
Tornato alla Casa Bianca con la promessa di una rapida fine del conflitto, Trump aveva inizialmente adottato un tono morbido nei confronti del Cremlino, in netto contrasto con la linea dura dell’ex presidente Joe Biden. Tuttavia, dopo la ripresa delle forniture di armi difensive a Kiev, Trump ha espresso dure critiche verso Vladimir Putin, definendo "prive di significato" le dichiarazioni russe sull’intenzione di avviare colloqui di pace.
Trump ha inoltre annunciato l’intenzione di sostenere un nuovo disegno di legge che imporrebbe sanzioni pesantissime alla Russia, tra cui dazi fino al 500% sui Paesi che acquistano petrolio, gas, uranio e altre materie prime da Mosca. Interpellato sulle parole di Trump, il Cremlino ha risposto in tono distensivo, affermando che Mosca rimane "calma" di fronte alle critiche e continuerà a lavorare per ricucire un rapporto "rotto" con gli Stati Uniti.
Intanto, a Roma, l’inviato speciale di Trump per l’Ucraina, Keith Kellogg, ha incontrato il presidente Volodymyr Zelensky. Il governo ucraino ha descritto il colloquio come "sostanziale", segnale che i canali diplomatici tra Kiev e Washington restano aperti, anche in un contesto internazionale sempre più incandescente.