Natale in Cisgiordania: militare israeliano spara in faccia a un bambino palestinese

Un agente di polizia israeliano ha sparato un proiettile di gomma sul volto di un bambino palestinese di cinque anni che stava scendendo dallo scuolabus. E' avvenuto ieri mattina in un villaggio arabo non lontano da Gerusalemme Est: Muhammad Jamal Ubeid e sua sorella erano appena usciti dall'autobus e stavano camminando verso casa quando un militare dell'esercito israeliano, da distanza molto ravvicinata, gli ha sparato un proiettile mirando in faccia e colpendolo a pochi centimetri dall'occhio. Il piccolo ha riportato una frattura del cranio e fortunatamente è stato prontamente soccorso. Non rischia la vita, ma le conseguenze sulla sua vista potrebbero essere importanti.
I genitori del bambino hanno dichiarato: "Muhammad è innocente, non aveva fatto niente. Non aveva nessuna arma e non aveva neppure un telefono cellulare con sé. Gli israeliani vogliono ucciderci solo perché siamo palestinesi?". Quello in Medio Oriente è anche quest'anno un Natale di scontri e tensioni: mentre a Betlemme si celebra la nascita di Gesù – e la città è letteralmente invasa dai pellegrini – nei quartieri arabi continuano massicciamente le operazioni dell'esercito israeliano: pochi giorni fa un altro bambino era stato raggiunto al volto da un proiettile di gomma esploso da un agente