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Conflitto Israelo-Palestinese

“Metà della popolazione di Gaza sta morendo di fame”, Guterres: “Andiamo verso la catastrofe”

Mentre va avanti la guerra tra Israele e Hamas, metà della popolazione di Gaza sta morendo di fame. Lo afferma il vicedirettore del Programma alimentare mondiale (Pam) delle Nazioni Unite. Dal Qatar proseguono gli sforzi per una nuova tregua e liberazione degli ostaggi.
A cura di Susanna Picone
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Metà della popolazione di Gaza sta morendo di fame. È l’allarme lanciato dal vicedirettore del Programma alimentare mondiale (Pam) dell'Onu, Carl Skau, citato dalla Bbc.

Mentre continuano i combattimenti tra Hamas e Israele, solo una frazione delle forniture necessarie è riuscita ad entrare nella Striscia e ci sono delle aree dove nove famiglie su dieci non riescono a mangiare tutti i giorni. Una situazione dovuta anche al fatto che le consegne di aiuti umanitari sono diventate "quasi impossibili".

Il vicedirettore del Programma alimentare mondiale dell’Onu ha parlato di paura, caos e disperazione a Gaza. Lui e la sua squadra sono stati testimoni della "confusione nei magazzini, nei punti di distribuzione con migliaia di persone affamate e disperate, nei supermercati con gli scaffali vuoti e nei rifugi sovraffollati con servizi igienici straripanti", ha raccontato.

Secondo il Pam, pressione internazionale e la tregua temporanea dalla guerra delle scorse settimane hanno consentito l'ingresso nella Striscia di Gaza di alcuni aiuti estremamente necessari, ma ora è necessario un secondo valico di frontiera per soddisfare la domanda.

"A Gaza andiamo verso la catastrofe"

Intanto il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, parlando in Qatar, ha detto che il Consiglio di sicurezza dell'Onu è "paralizzato dalle divisioni geostrategiche" che stanno minando le soluzioni alla guerra tra Israele e Hamas. "L'autorità e la credibilità dell'organismo sono state gravemente minate" dal ritardo nella risposta al conflitto, ha detto commentando il veto degli Stati Uniti che ha impedito una risoluzione che chiedeva un cessate il fuoco a Gaza.

"Ho ribadito il mio appello affinché venga dichiarato un cessate il fuoco umanitario", ha aggiunto Guterres, secondo cui "stiamo correndo un serio rischio di collasso del sistema umanitario" a Gaza, dove "la situazione si sta rapidamente trasformando in una catastrofe con implicazioni potenzialmente irreversibili per i palestinesi nel loro complesso e per la pace e la sicurezza nella regione".

Un cessate il fuoco è vitale per porre fine all'"inferno sulla Terra" a Gaza, le parole del capo dell'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa), Philippe Lazzarini. "La disumanizzazione dei palestinesi ha permesso alla comunità internazionale di sopportare i continui attacchi israeliani a Gaza", ha detto. E ancora: "È sicuramente la situazione peggiore che abbia mai visto", "le persone vengono all'Onu per chiedere protezione, ma anche la bandiera blu non è più protetta. La situazione ha raggiunto un carattere catastrofico".

Qatar: "Continuano gli sforzi verso una tregua"

Nel frattempo, mentre combattimenti proseguono a Khan Yunis a Gaza sud, dal Qatar si ipotizza una nuova tregua per la liberazione degli ostaggi. Gli sforzi di mediazione per assicurare un nuovo cessate il fuoco a Gaza e per il rilascio di altri ostaggi proseguono nonostante i continui bombardamenti israeliani che stanno "restringendo la finestra" per un risultato positivo, è quanto ha dichiarato il primo ministro del Qatar.

"I nostri sforzi come Stato del Qatar, insieme ai nostri partner, continuano. Non ci arrenderemo", ha detto lo sceicco Mohammed bin Abdulrahman Al Thani al Doha Forum.

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