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Libia, la NATO conferma: “Gli attacchi continueranno fino alla caduta di Gheddafi”

Il segretario generale della NATO, Rasmussen, ha confermato che l’Alleanza Atlantica continuerà le operazioni militari sulla Libia fino alla caduta di Gheddafi. Serve un contributo maggiore in truppe e armamenti che nessuna nazione sembra disposta a fornire.
A cura di Cristian Basile
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NATO LIBIA

Il segretario generale della NATO, Anders Fogh Rasmussen, ha assicurato che il messaggio congiunto dei leader di Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti sulla Libia, riflette l'unità dell'Alleanza Atlantica e confermando che gli attacchi continueranno fino alla caduta di Mu'ammar Gheddafi.

In un articolo congiunto pubblicato oggi, i presidenti della Francia, Nicolas Sarkozy, degli USA, Barack Obama ed il primo ministro britannico, David Cameron, hanno annunciato che la NATO continuerà i suoi attacchi sulla Libia. Per quanto concerne i mezzi da impegnare nelle operazioni militari, Rasmussen, dopo le dichiarazioni di Berlusconi che ha escluso un intervento militare italiano in Libia, ha affermato di aver ricevuto già "indicazioni" dai paesi soci dell'Alleanza per fornire aerei supplementari all'organizzazione per continuare ad attaccare il regime libico.

"Abbiamo avuto indicazioni che i paesi alleati metteranno a disposizione ciò che serve. Sono fiducioso che avremo ciò che serve a breve", ha detto durante una conferenza stampa a un vertice dei ministri degli Esteri della Nato a Berlino. Fino a ieri in realtà, dopo la riunione della NATO a Berlino, nessuna nazione si era mostrata disposta ad aumentare il proprio contributo in truppe e armamenti, nonostante l'appello di Francia e Gran Bretagna ad aumentare la pressione militare sulla Libia.

Dopo le critiche di Putin alla risoluzione ONU, la Russia si mostra ancora una volta critica nei confronti dell'intervento della NATO. Il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov ha dichiarato dopo una riunione all'Alleanza Atlantica "Oggi assistiamo ad azioni che, in un certo numero di casi, superano il mandato del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite", quello enunciato con la risoluzione 1973. "Crediamo importante passare in modo urgente alla fase politica e avanzare verso una soluzione politica e diplomatica" della crisi libica, ha concluso.

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