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Covid 19

La variante Omicron era già in Europa prima che fosse scoperta in Sudafrica

La variante Omicron identificata in Sudafrica era già presente nei Paesi Passi – e dunque in Europa – da oltre una settimana. A renderlo noto l’Istituto nazionale per la salute pubblica e l’ambiente (Rivm).
A cura di Davide Falcioni
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La variante Omicron identificata in Sudafrica era già presente nei Paesi Passi da oltre una settimana. Lo ha reso noto l'Istituto nazionale per la salute pubblica e l'ambiente (Rivm). "Abbiamo trovato la variante Omicron del coronavirus in due test risalenti al 19 novembre e al 23 novembre – ha dichiarato l'ente in una nota -. Non è ancora chiaro se queste persone abbiano visitato l'Africa meridionale". Sono almeno 14 le persone risultate positive alla nuova variante arrivate in Olanda con due voli dal Sudafrica. Insomma, come spiega la BBC la variante che sta tenendo il Vecchio Continente – e non solo – con il fiato sospeso era presente in Europa ben prima dell’arrivo dei 14 passeggeri contagiati lo scorso 26 novembre con due voli della compagnia Klm provenienti dal Sudafrica. I due casi scoperti oggi, invece, riscrivono la cronologia dei fatti, e risalgono a ben prima che il Sudafrica comunicasse, per la prima volta, all’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) l’esistenza di Omicron.

In Europa identificati 44 casi di Omicron

Nel frattempo il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), ha rilevato 44 casi della variante ‘Omicron' finora registrati nell'Ue mentre sono in corso verifiche su altri possibili contagi sospetti. A rivelarlo Andrea Ammon, responsabile dell'Ecdc, sottolineando che tutti i casi mostrano sintomi di malattia lieve o sono asintomatici. Gli infettati con Omicron sono stati segnalati da undici Paesi dell'Unione europea e dello Spazio economico europeo: Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Francia (Reunion), Germania, Italia, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna e Svezia. La maggior parte dei contagi ha una storia di viaggi in Paesi africani, con alcuni che hanno preso voli in coincidenza in altre destinazioni tra l'Africa e l'Europa. Finora non sono stati segnalati episodi gravi o decessi. Sono stati inoltre identificati casi in nove Paesi e territori al di fuori dell'Ue: Australia, Botswana, Canada, Hong Kong, Israele, Giappone, Sudafrica, Svizzera e Regno Unito.

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