“Israele sull’orlo di nuova ondata covid”, per il Cts il vaccino non basta: “Servono restrizioni”
Israele è sull'orlo della quinta ondata covid e per questo servono ulteriori restrizioni in alcuni ambiti, oltre al vaccino, è quanto sostiene il comitato tecnico scientifico che consiglia il governo israeliano sulla pandemia in corso. Secondo gli esperti, il vaccino da solo infatti non basta, a causa del calo dell'efficacia sul lungo periodo, e nemmeno la campagna vaccinale sui bimbi dai 5 anni appena avviata serve per porre un freno alla ripresa dei contagi. A causa del calo dell’efficacia, in Israele infatti da alcune settimane si assiste a un tasso di infezione in accelerazione, che ha posto fine a un calo costante della diffusione del coronavirus nel paese che durava invece da dieci settimane.
Misure anti contagio anche per vaccinati
Come spiega il quotidiano Haaretz, gli esperti raccomandano quindi di non abbandonare misure quali, ad esempio, green pass e mascherine ma anzi di rafforzarle in alcuni ambiti con nuove restrizioni. In attesa che la campagna sui bimbi tra 5 e 11 anni vada a pieno regime, tra i suggerimenti del Cts israeliano c'è ad esempio quello di introdurre un ulteriore test per i viaggiatori che arrivano in Israele dopo tre-cinque giorni dal loro arrivo. Il professor Eran Segal dell'Istituto Weizmann ha sostenuto, in una riunione col governo, che il numero di nuovi casi confermati è dovuto all'allentamento dell'applicazione delle restrizioni, all’aumento delle infezioni tra i bambini e a un calo dell'immunità nella popolazione da novembre.
Serve obbligo del Green Pass
"In questo momento i vaccini non sono sufficienti per fermare l'ondata di contagi covid e dobbiamo continuare a utilizzare tutti i metodi che riducono al minimo l'infezione senza danneggiare l'economia", spiegano gli esperti del comitato che consigliano al governo di ripristinare le restrizioni che sono state recentemente rimosse, come l’obbligo del Green Pass per eventi sportivi e culturali con un massimo di 100 persone. Consigli che saranno vagliati attentamente del governo israeliano che già nei giorni scorsi ha chiesto ai funzionari di iniziare a pianificare una campagna di test covid per le scuole da mettere in atto dopo la pausa per l’imminente festa di Hannukkah.