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Il principe belga Joachim positivo al Covid dopo una festa in Spagna nonostante il lockdown

Il principe Joachim, nono nella linea di successione al trono del Belgio, ha contratto il coronavirus dopo essere volato in Spagna e aver partecipato a una festa con altre 26 persone, violando quindi i divieti di assembramento imposti dal governo di Madrid per la Fase 2. La polizia starebbe indagando, mentre i partecipanti, sottoposti ora a quarantena, rischiano una multa tra i 600 e i 10 mila euro.
A cura di Annalisa Girardi
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Un principe del Belgio è risultato positivo al coronavirus dopo aver partecipato a un party in Spagna, su cui ora indaga la polizia per violazione del divieto di assembramento. Il principe Joachim, nipote del monarca belga, il re Filippo, lo scorso 24 maggio si sarebbe recato a Madrid per un viaggio di lavoro. Avrebbe però poi preso un treno per Cordova, in Andalusia, da dove proviene la sua fidanzata, Victoria Ortiz. Lì avrebbe partecipato a una festa con altre 26 persone: il governo spagnolo ha però stabilito, tra le altre misure anti-contagio, che si possano incontrare fino a un massimo di 15 persone nello stesso momento. Sarebbero quindi state violate le norme attuate nella Fase 2.

A riportare la vicenda è il quotidiano spagnolo EL PAÍS. La famiglia reale belga ha confermato che il principe Joachim, nono nella linea di successione al trono, ha contratto il coronavirus, anche se non ha specificato se questo sia avvenuto in Belgio o mentre si trovava in Spagna. Le ragioni ufficiali del viaggio sarebbero di tipo lavorativo, e i reali belgi continuano a sostenere che il principe si sia recato in Spagna unicamente per motivi professionali. Ma secondo la stampa sarebbe tra le 27 persone, ora sottoposte a quarantena, che sono andate a una festa a cui avrebbe partecipato quasi il doppio del numero di persone consentito. E che ora rischiano una multa tra i 600 e i 10 mila euro, sempre a quanto riportato dal quotidiano spagnolo.

"Sono sorpresa e indignata: in un momento di lutto nazionale per così tanti morti, spicca un incidente di questo tipo", ha detto Rafaela Valenzuela, subdelegata del governo nazionale a Cordova. "È del tutto irresponsabile, perché quel numero di persone moltiplicato potrebbe causare un focolaio e ciò significherebbe che Corfova, dopo essere passata alla Fase 2, dovrebbe fare un passo indietro. È imperdonabile. La polizia sta indagando non solo sull'osservanza delle misure di confinamento, ma anche sulla violazione di altre regole, dato che siamo ancora in stato di allarme. Il virus è ancora là fuori", ha concluso.

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