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Conflitto Israelo-Palestinese

Guterres (ONU): “A Gaza una punizione collettiva di Israele contro i palestinesi, ora basta”

Il segretario generale dell’ONU Antonio Guterres: “Israele ha detto che è una guerra contro Hamas e non contro i palestinesi, ma la verità è che questa si è trasformata in una punizione collettiva contro i palestinesi”; ora “basta. Stiamo chiedendo una tregua umanitaria”.
A cura di Davide Falcioni
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"Quello che ha fatto Hamas è un attacco terroristico inaccettabile" e "gli ostaggi devono essere rilasciati immediatamente". Tuttavia "il modo in cui è stata condotta la guerra a Gaza è che i civili stanno pagando il prezzo più alto e deve essere chiaro questo. Israele ha detto che è una guerra contro Hamas e non contro i palestinesi, ma la verità è che questa si è trasformata in una punizione collettiva contro i palestinesi", ora "basta. Stiamo chiedendo una tregua umanitaria e il Ramadan potrebbe essere un'ottima occasione per arrivare a un cessate il fuoco". A dirlo il segretario generale Onu Antonio Guerres a Che Tempo Che Fa, su Nove.

Secondo il numero uno delle Nazioni Unite "non c'è altra soluzione" per il Medio Oriente se non quella dei due Stati. "Ci sarà una fase di transizione" ma "non c'è altro modo per permettere a queste due popolazioni di vivere in pace". Si tratterò però di un percorso irto di ostacoli anche, anzi soprattutto, a causa delle colonie israeliane che rendono di fatto impossibile una continuità territoriale tra la Striscia di Gaza e i territori palestinesi in Cisgiordania. "È difficile, ci vorrà tempo, bisognerà dare garanzie di sicurezza" a Israele e "la riforma" dell'Anp, ma "non c'è altro modo", ha detto Guterres.

OMS: "A Gaza ospedali funzionano con capacità limitate"

Intanto l'Organizzazione Mondiale della Sanità e i suoi partner hanno completato ieri una missione negli ospedali Al-Ahli Arab e Al-Sahaba nel nord di Gaza. "Entrambi funzionano con capacità limitate e mancano cibo, carburante, personale specializzato, anestetici, antibiotici", ha scritto su X il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, confermando la consegna di "articoli di ortopedia" per "150 pazienti e 13.000 litri di carburante all'Al-Ahil Arab Hospital" più "12.000 litri all'ospedale Al-Sahaba". "Abbiamo bisogno di un accesso sicuro e duraturo alle strutture sanitarie per poterle rifornire in modo regolare con l'assistenza sanitaria salvavita necessaria con urgenza", conclude, ribadendo la richiesta di "cessate il fuoco".

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