Guerra in Ucraina, Trump: “Missili Patriot per l’Ucraina già spediti dalla Germania”

"Missili Patriot per l'Ucraina sono stati già spediti dalla Germania". Lo ha reso noto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, secondo quanto riportato dall'agenzia Bloomberg. Il capo della Casa Bianca ha inoltre detto di non aver parlato con il suo omologo russo Vladimir Putin da quando ha annunciato dazi secondari a Mosca se non ci sarà un accordo entro 50 giorni sull'Ucraina, una scadenza che anche alcuni repubblicani al Congresso hanno duramente criticato ritenendo di tratti di un implicito via libera al capo del Cremlino affinché conquisti altro territorio. Thom Tillis, senatore repubblicano della Carolina del Nord, ha infatti dichiarato: "La scadenza di 50 giorni mi preoccupa, temo che Putin possa usare questo periodo per vincere la guerra o per essere in una posizione migliore per negoziare un accordo di pace dopo aver ucciso e potenzialmente conquistato altro terreno".
La notizia dell'invio di sistemi Patriot è stata accolta con favore dalle autorità ucraine: il presidente Volodymyr Zelensky aveva infatti chiesto ripetutamente l’invio di nuovi sistemi di difesa aerea nelle ultime settimane, mentre la Russia sta intensificando l’uso di droni e missili nel tentativo di fiaccare la resistenza ucraina. Secondo fonti militari, Kiev avrebbe bisogno di almeno dieci nuove batterie per garantire una copertura efficace del territorio nazionale, ma non è chiaro quante ne riceverà dai suoi alleati occidentali.
Cosa sono i sistemi Patriot
I Patriot – acronimo di Phased Array Tracking Radar for Intercept on Target – rappresentano uno dei sistemi di difesa aerea più avanzati del mondo. Capaci di intercettare missili balistici a corto raggio, missili da crociera e droni, possono colpire bersagli fino a 15 chilometri di altitudine e 35 di distanza. Una sola batteria può coprire un’area tra i 100 e i 200 chilometri quadrati, una frazione del vasto territorio ucraino.
Ogni batteria è composta da sei-otto lanciatori (ognuno con fino a 16 missili intercettori), un radar, una stazione di controllo e una di generazione elettrica, tutti montati su veicoli mobili. Sono necessari circa 90 operatori per il funzionamento completo, anche se in combattimento ne bastano solo tre nella sala di comando.
Il "tallone d'Achille" principale del sistema Patriot è il suo costo: secondo il Center for Strategic and International Studies (CSIS), una batteria completa può superare il miliardo di dollari, mentre ogni missile intercettore costa fino a 4 milioni. Ciò solleva interrogativi sulla sostenibilità dell’impiego dei Patriot contro droni russi che possono costare poche migliaia di dollari l’uno.

Le prime forniture dai Paesi europei
Le consegne potrebbero avvenire più rapidamente, ha spiegato Trump, se le batterie venissero temporaneamente dirottate dai partner europei della NATO, in attesa di essere rimpiazzate con sistemi forniti direttamente dagli Stati Uniti. Sei Paesi alleati – Germania, Grecia, Paesi Bassi, Polonia, Romania e Spagna – dispongono già di Patriot nei propri arsenali. Secondo Reuters, fino a 17 batterie ordinate da Paesi terzi potrebbero essere destinate all’Ucraina "in tempi rapidi". Al momento, Kiev dispone sul campo di sei batterie operative: due dagli Stati Uniti, due dalla Germania, una dalla Romania e una fornita congiuntamente da Germania e Paesi Bassi.