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Guerra alle armi in America: l’intervento commosso di Michelle Obama

Anche la first lady scende in campo, a Chicago, per parlare del problema delle armi nel Paese. Lo ha fatto ricordando, tra le lacrime, l’uccisione di una majorette. Intanto la legge per una maggiore regolamentazione delle armi da fuoco è in discussione al Senato.
A cura di Susanna Picone
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Anche la first lady scende in campo, a Chicago, per parlare del problema delle armi nel Paese. Lo ha fatto ricordando l’uccisione di una majorette. Intanto la legge per una maggiore regolamentazione delle armi da fuoco è in discussione al senato.

Non c’è solo Barack Obama in prima linea, in America, per fermare la “follia” delle armi facili. Anche sua moglie Michelle è al suo fianco per provare a dire basta a un dramma che ogni anno uccide decine di persone innocenti. La first lady americana è scesa in campo a Chicago e lì, in un discorso commosso, si è scagliata contro le armi e a sostegno del provvedimento allo studio per regolarne la detenzione. Michelle Obama ha ricordato tra le lacrime la tragica storia di Hadiya Pendleton, la majorette uccisa da un proiettile vagante nei pressi di una scuola dopo che alcuni giorni prima aveva sfilato per la cerimonia di inaugurazione del secondo mandato del presidente Obama. “Non riesco a immaginare come si sentano i suoi genitori perché è come se io fossi lei e lei fosse me”. La moglie di Barack Obama ha sottolineato che quella tragedia non è accaduta in una zona di guerra, ma ha detto di parlare di “qualcosa che è successo in quella città che per noi è la nostra casa”.

La legge per una maggiore regolamentazione verso l’accordo al Senato – Intanto, mentre Michelle Obama portava avanti il suo discorso commosso a Chicago, al Senato veniva discussa la legge per la maggiore regolamentazione delle armi. I democratici e i repubblicani hanno annunciato una soluzione di compromesso a favore della riforma, in particolare in merito all’estensione dei controlli a tutte le vendite di armi in America, incluse quelle delle fiere e su Internet. Si tratta di un passo che apre la strada al primo voto dell’aula del Senato. Se approvata la nuova legge imporrebbe controlli più seri sugli acquirenti di armi, un allargamento delle zone in cui è vietato portarle, e altre misure di deterrenza contro le pistole facili.

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