Grecia, alluvione a Rodi: 3 morti. I cittadini: “Colpa della polizia che non ha chiuso le strade”
In una Grecia già devastata dalla crisi economica e dalla disoccupazione galoppante si aggiunge benzina sul fuoco. Tra venerdì e sabato, infatti, violentissime piogge si sono abbattute sull'isola di Rodi causando tre morti: si tratta di due uomini di 27 e 54 anni e di una donna di 67. Un altro uomo di 63 anni risulta ancora disperso. Il maltempo ha causato l'esondazione di diversi torrenti e di conseguenza l'allagamento di numerose abitazioni. La Procura della cittadina ha avviato un'indagine per verificare se i decessi e i danni provocati siano stati causati da reati. Le vittime, infatti, sono morte metre erano alla guida delle loro automobili, spazzate via da un'onda di piena del fiume. Secondo gli abitanti della zona le autorità locali non avrebbero chiuso al traffico alcune strade che transitavano a pochi metri dal fiume. A quanto pare anche a Rodi tra le cause dello straripamento ci sarebbe la cementificazione. Il blog Enet, infatti, spiega che "il fiome è incassato nel calcestruzzo e attraversato da un ponte piccolo e inadeguato. In questo contesto tre persone hanno trovato la morte, trascinate via dalla furia dell'acqua, diventata impetuosa a causa delle piogge torrenziali".
La madre di uno dei duo uomini morti ha puntato il dito contro la polizia, colpevole secondo lei di non aver chiuso le strade malgrado fosse evidente da tempo che il fiume, una volta ingrossato, si sarebbe potuto trasformare in una trappola mortale. "I fiumi – hanno affermato alcuni abitanti della zona – sono stati puliti l'ultima volta più di tre anni fa". Non si è fatta attendere la risposta del prefetto, che ha detto: "Logicamente la strada avrebbe dovuto essere chiusa al traffico, ma le vittime non avrebbero comunque dovuto attraversarla vista la quantità di acqua". Il bilancio dei danni è grave: 30 le case distrutte, altre 300 danneggiate in modo serio, e 150 vetture inservibili.
