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Conflitto Israelo-Palestinese

Gaza, pressing Usa su Israele per evitare l’attacco a Rafah ma Netanyahu insiste: “Piani già pronti”

“Ho già approvato i piani operativi dell’esercito su Rafah” ha dichiarato oggi il Premer israeliano, Benjamin Netanyahu, pur ammettendo che per metterli in pratica ci vorrà del tempo. Intanto gli Usa hanno inviato in Israele il segretario di Stato americano Antony Blinken per un faccia a faccia con la leadership del governo israeliano.
A cura di Antonio Palma
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L'azione degli Stati Uniti su Israele per evitare l'attacco a Rafah, nel sud di Gaza, si fa sempre più pressante ma il Premer israeliano, Benjamin Netanyahu, non demorde e annuncia che i piani di invasione sono già pronti, anche se ci vorrà del tempo per metterli in pratica. Dopo la conversazione telefonica con Biden e la richiesta di invio di funzionari israeliani a Washington, l'amministrazione statunitense infatti ha deciso di inviare sul posto direttamente il segretario di Stato americano, Antony Blinken, che avrà un faccia a faccia con Netanyahu proprio sul futuro del conflitto armato con Hamas a Gaza.

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Dal suo canto il Premier israeliano però sembra voler andare per la sua strada e in un messaggio pubblico, rivolto ai cittadini di Israele, ha avvertito che i piani per l'invasione di Rafah sono stati già approvati. "Voglio che sappiate che ho già approvato i piani operativi dell'esercito su Rafah e presto approveremo i piani di sgombero della popolazione civile dalla zona dei combattimenti" ha ricordato Netanyahu, avvertendo però che "l'entrata a Rafah richiederà un po' di tempo, ma nel frattempo continuiamo ad operare con forza nel centro e nel sud di Gaza". "Continuiamo a eliminare e catturare alti funzionari di Hamas come abbiamo appena fatto all’ospedale al-Shifa, eliminando molte centinaia di terroristi” ha sostenuto ancora Benjamin Netanyahu.

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Un attacco israeliano a Rafah potrebbe trasformarsi in una strage di civili visto che Israele ha ripetutamente detto ai palestinesi di Gaza di fuggire a Rafah per la loro sicurezza e ora sul posto c’è un’enorme popolazione di sfollati che vive in tende improvvisate. Come ha affermato la stessa amministrazione Usa, l’azione militare israeliana "metterebbe potenzialmente a rischio oltre un milione di civili" palestinesi che si sono rifugiati a Rafah dopo l’invasione israeliana.

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Per questo il segretario di Stato americano Antony Blinken, che è arrivato mercoledì a Jeddah, in Arabia Saudita, per dei colloqui, venerdì arriverà proprio in Israele per discutere faccia a faccia con Netanyahu dopo una visita anche al vicino Egitto. Lo ha confermato lo stesso portavoce del segretario di Stato, Matthew Miller, in una nota in cui si specifica che Blinken sarà a Tel Aviv venerdì dopo i colloqui in programma con i leader arabi e i ministri degli Esteri a Gedda e al Cairo.

"In Israele, il Segretario Blinken discuterà con la leadership del governo israeliano i negoziati in corso per garantire il rilascio di tutti gli ostaggi", ha dichiarato Miller, aggiungendo: "Discuterà della necessità di garantire la sconfitta di Hamas, anche a Rafah, in modo da proteggere la popolazione civile, non ostacolare la fornitura di assistenza umanitaria e favorire la sicurezza generale di Israele".

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