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Covid 19

Regno Unito, l’allerta per il Covid sarà alzata al livello 4: “Aumento esponenziale del contagio”

Nel Regno Unito il ministro della Salute, Matt Hancock, potrebbe annunciare a breve che il livello di allerta nel Paese per l’emergenza Coronavirus sarà innalzato da 3 a 4 dato che “la trasmissione del virus aumenta in maniera esponenziale”. Solo questa mattina i maggiori consulenti del governo per la gestione dell’epidemia avevano avvertito che potrebbero esserci fino a 50mila nuovi casi di Covid al giorno entro metà ottobre senza ulteriori azioni di contenimento, che saranno probabilmente annunciate domani da Boris Johson.
A cura di Ida Artiaco
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Nel Regno Unito la trasmissione del Coronavirus è alta ed aumentata a livello esponenziale. Per questo le massime autorità locali sono pronte ad innalzare il livello di allerta nel Paese da 3 a 4, su un massimo di 5, per contenere la diffusione del contagio. La decisione dovrebbe essere annunciata in serata dal ministro della Salute, Matt Hancock, sulla base di quanto suggerito dagli scienziati che affiancano il governo nella gestione dell'emergenza. I numeri non sono per nulla confortanti: nelle ultime 24 ore sono stati registrati 4368 casi, poco meno del picco post-estivo di due giorni fa, mentre sono 11 i morti e il totale dei ricoveri è di poco sopra i mille. L'importante è per l'esecutivo non arrivare al livello 5, quello in cui c'è il rischio reale che il sistema sanitario arrivi al collasso e il lockdown nazionale, che il premier Boris Johnson sta cercando in tutti i modi di scongiurare, potrebbe dover diventare l'unica opzione. Ma le previsioni sono tutt'altro che incoraggianti.

I consulenti scientifici del governo hanno avvertito che potrebbero esserci fino a 50mila nuovi casi di Coronavirus al giorno entro metà ottobre senza ulteriori azioni di contenimento del contagio. "Al momento pensiamo che l'epidemia raddoppi circa ogni sette giorni – ha spiegato il professor Sir Patrick Vallance -. Se continua senza sosta, e cresce, raddoppiando ogni sette giorni si finirebbe con qualcosa come 50mila casi a metà ottobre al giorno. Che porterebbero il mese dopo, quindi a novembre, a contare circa 200 morti al giorno. La sfida, quindi, è fare in modo che il tempo di raddoppio del contagio non rimanga a sette giorni, ma diminuisca. Ciò richiede velocità e azione". Già quasi 15 milioni di cttadini sono stati costretti a lockdown locali in alcune aree del Paese in cui l'incidenza del virus è al momento più alta, in particolare nei territori nord-orientali, con divieto di riunione con individui al di fuori della sfera familiare e la chiusura anticipata di pub e ristoranti alle 10, ma la preoccupazione è che presto l'emergenza arrivi di nuovo a Londra.

Per evitare una nuova situazione che imponga un blocco rigoroso, che sarebbe disastroso per il sistema economico, sono al vaglio dell'esecutivo alcune misure che potrebbero essere varate per allentare la diffusione del virus. Domani il Primo Ministro Johnson farà una dichiarazione alla Camera dei Comuni e sempre domani è in programma la riunione del comitato di emergenza governativo Cobra dedicata alle prossime misure da adottare per i prossimi mesi per cercare di fermare il rimbalzo di contagi sul nascere: riunione allargata da Boris Johnson ai capi dei governi locali di Scozia, Galles e Irlanda del Nord, come chiesto da loro e come confermato in una conversazione telefonica fra l'inquilino Tory di Downing Street e il first minister laburista gallese Mark Drakeford. Non si esclude un nuovo stop totale a pub, ristoranti e caffè nelle aree al centro dei focolai più preoccupanti e pattugliamenti di polizia per imporre il rispetto della regola del 6 sul tetto di persone autorizzate a riunirsi nel Paese nell'ambito dei contatti sociali.

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