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Elezioni Turchia 2023

Elezioni Turchia, Erdoğan si ferma sotto il 50 per cento. Kilicdaroglu: “Vinceremo al ballottaggio”

Ballottaggio ormai quasi certo per le elezioni presidenziali in Turchia: il presidente uscente, Erdoğan, è in vantaggio quando è stato scrutinato oltre 98% delle schede, ma non ha raggiunto il 50% dei voti. Il leader dell’opposizione, Kilicdaroglu: “Vinceremo il 28 maggio”.
A cura di Ida Artiaco
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Recep Tayyip Erdoğan.
Recep Tayyip Erdoğan.
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È ormai quasi certo il ballottaggio per le elezioni presidenziali in Turchia. Quando è stato scrutinato oltre il 98% delle schede, il presidente uscente, Recep Tayyip Erdoğan, è in vantaggio ma non ha raggiunto il 50 per cento delle preferenze, fermandosi al 49,34%, secondo la Cnn turca, confermando così quanto era emerso dagli ultimi sondaggi: a 72 ore dall’apertura dei seggi Erdoğan era stato superato dal leader dell'opposizione, Kemal Kilicdaroglu, che ha invece ottenuto il 45%.

Nella notte, dopo l'una ora italiana, Erdogan si era rivolto alla folla dei suoi sostenitori: "Siamo in netto vantaggio. Altri stanno cercando di ingannare le persone dicendo che sono avanti". Anche se ci sarà una nuova votazione, Erdoğan ha però già ottenuto la maggioranza in Parlamento.

Con lo spoglio al 97%, la coalizione guidata dall'Akp di Erdoğan ha conquistato 324 dei 600 seggi. Di questi 268 saranno occupati da parlamentari del partito Akp, 51 dal partito nazionalista Mhp e 5 dal partito Refah. La coalizione di opposizione guidata dai repubblicani del Chp, il cui segretario è lo sfidante Kilicdaroglu, ha conquistato il 35% dei voti e un totale di 211 parlamentari, 167 saranno del Chp e 44 dei nazionalisti alleati di Iyi parti.

Sostenitori di Erdogan al quartier generale del presidente uscente.
Sostenitori di Erdogan al quartier generale del presidente uscente.

Proprio il leader dell'opposizione, Kemal Kilicdaroglu, ha invece ottenuto il 45%. "La volontà di cambiamento nella società è superiore al 50%. Se la nostra nazione dice che si andrà al secondo turno, vinceremo assolutamente al ballottaggio", ha detto parlando alla stampa, aggiungendo: "Nonostante tutte le sue bugie e attacchi, Erdoğan non ha ottenuto il risultato desiderato. Nessuno dovrebbe essere entusiasta del fatto che questo sia un affare fatto. Le elezioni non si vincono dal balcone".

Il ballottaggio è previsto il prossimo 28 maggio, quando l'opposizione cercherà di porre fine ai due decenni di dominio di Recep Tayyip Erdoğan in quella che è stata definita la più grande sfida alla sua leadership da decenni.

Kemal Kilicdaroglu.
Kemal Kilicdaroglu.

Non sono ovviamente mancate le polemiche e le accuse di brogli. Sinan Ogan, che guida la coalizione nazionalista di destra Ancestral Alliance, che attualmente conta circa il 5% dei voti alle elezioni in Turchia, ha espresso preoccupazione per il conteggio delle preferenze arrivate dall'estero.

"Abbiamo sentito che sono state effettuate alcune manipolazioni nei processi di conteggio dei voti all'estero", ha scritto su Twitter. Poi aggiunge: "Il conteggio dei voti non viene effettuato in un ambiente sano. Avverto il Consiglio elettorale supremo. Prendere immediatamente le misure necessarie e garantire che i processi di conteggio dei voti vengano eseguiti rapidamente. Inoltre, non permetteremo il fatto compiuto con una manipolazione dei voti stranieri".

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