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Elezioni Moldavia 2025, risultati definitivi: vincono gli europeisti, maggioranza assoluta in bilico

Alle elezioni in Moldavia 2025 ha vinto il partito di governo Pas, vicino all’Unione europea, che però si è fermato al 48%. Potrebbe dover formare una coalizione con un partito più euroscettico e vicino alla Russia, allontanando le speranze della Moldavia di entrare nell’Ue nei prossimi anni.
A cura di Luca Pons
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Le elezioni in Moldavia si sono concluse con la vittoria del Partito di Azione e Solidarietà (Pas), schieramento apertamente filo-europeo, che ha ottenuto il 48% dei voti sconfiggendo il Blocco Patriottico, una coalizione di quattro partiti filorussi, fermo al 25%. Nel corso del voto, così come durante la campagna elettorale, si sono registrati diversi tentativi della Russia di influenzare il risultato (non per la prima volta).

Nonostante il primo posto, un possibile problema per il Pas è che non ha superato la metà dei voti totali, come fece quattro anni fa. Anche se i seggi devono ancora essere assegnati, questo potrebbe significare che il Pas continuerà a governare ma perderà la maggioranza assoluta in Parlamento. La speranza di entrare nell'Unione europea nel 2030, così, si allontanerebbe.

Chi ha vinto le elezioni in Moldavia 2025, i risultati e i dati dell'affluenza

L'affluenza alle elezioni è stata del 52,1%, quasi quattro punti in più dell'ultimo appuntamento con il voto. Il Pas ha ottenuto il 48% dei voti, ben distante dal filorusso Blocco patriottico: la coalizione formata da quattro partiti che spingono per avvicinare la Moldavia alla Russia, guidata dall'ex presidente del Paese Igor Dodon, è arrivata al 25%. Ma, come detto, il partito europeista non ha raggiunto il 50% che avrebbe garantito di ottenere di nuovo la maggioranza assoluta dei seggi.

Sulla carta, si schiera a favore dell'Ue anche il Blocco alternativo (Bea), che ha ottenuto circa l'8% dei voti. In realtà, però, la coalizione è stata accusata di voler sabotare l'adesione moldava all'Unione europea, anche perché diversi dei suoi esponenti in passato hanno avuto legami con la Russia o con forze filorusse.

Tra le altre forze più votate c'è il Partito nostro, populista e vicino a Mosca, che ha ottenuto il 6%. E infine la Piattaforma della dignità e della verità, forza politica di centrodestra, moderatamente europeista, che ha ottenuto il 5,5%.

Cosa succede ora con il nuovo Parlamento in Moldavia

Nel 2021 il Pas prese il 52,8%, ottenendo 63 seggi su 101. L'anno prima era stata eletta la presidente Maia Sandu, a sua volta esponente del Pas. Da allora, il Paese si è avvicinato molto all'Ue. Nel 2022 è stato inserito tra gli Stati candidati all'ingresso nell'Unione. Nonostante le difficoltà economiche (e non solo) legate all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, la Moldavia ha ridotto la propria dipendenza energetica da Mosca. Lo scorso anno, a ottobre, è passato per poche migliaia di voti un referendum che proponeva l'adesione all'Unione europea. Meno di un mese dopo, Sandu è stata rieletta.

A queste elezioni il Pas era sostanzialmente l'unica forza del tutto filo-europeista. Non a caso, i quasi 280mila elettori moldavi residenti all'estero (praticamente un elettore su cinque) gli hanno dato circa il 77% dei voti: la loro spinta è stata decisiva per permettere al partito di avvicinarsi di nuovo alla maggioranza assoluta.

Alcuni sondaggi stimavano che il Blocco patriottico avrebbe potuto anche insidiare il Pas stesso. Alla fine si è fermato al 25%, ma potrebbe comunque aver ottenuto il risultato di far perdere al partito di governo la maggioranza dei seggi. Dodon, dopo aver votato, ha accusato preventivamente la presidente Sandu di voler "annullare i risultati delle elezioni parlamentari" e ha annunciato una "protesta pacifica" davanti al Parlamento per lunedì.

In questo scenario, il problema per il Pas è che probabilmente dovrà formare una coalizione. Nessuna forza politica nel Paese sembra altrettanto intenzionata a spingere con forza per l'ingresso nell'Unione europea. Ora, è possibile che il cammino della Moldavia verso l'Ue rallenterà – anche se è probabile che non sarà del tutto cancellato, come sarebbe accaduto se invece la maggioranza fosse andata al blocco filorusso.

I tentativi della Russia di influenzare il voto

Come detto, i tentativi di Mosca di influenzare il risultato si sono visti. Ci sono state campagne di disinformazione, arresti nei confronti di persone sospettate di essere al soldo della Russia per fomentare disordini durante il voto, e anche l'esclusione di una forza politica (il Partito della grande Moldavia), accusata di aver ricevuto finanziamenti illegali dalla Russia e di promuovere gli interessi di un Paese straniero.

Durante le elezioni, ci sono stati numerosi attacchi informatici al portale della Commissione elettorale centrale e anche verso molti dei seggi che si trovavano all'estero. È noto che il voto dei moldavi residenti all'estero favorisce molto il Pas. Il premier in carica Dorin Recean ha detto che gli attacchi non hanno influenzato il processo elettorale.

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