Elezioni Moldavia 2025, risultati definitivi: trionfo degli europeisti di Pas, battuti i filorussi

Le elezioni in Moldavia si sono concluse con la vittoria del Partito di Azione e Solidarietà (Pas), schieramento apertamente filo-europeo, che ha ottenuto il 50,2% dei voti sconfiggendo il Blocco Patriottico, una coalizione di quattro partiti filorussi, fermo al 24%. Nel corso del voto, così come durante la campagna elettorale, si sono registrati diversi tentativi della Russia di influenzare il risultato (non per la prima volta).
Il Pas ha perso alcuni percentuali rispetto alle ultime elezioni di quattro anni fa. Nonostante questo, dovrebbe essere in grado di mantenere la maggioranza assoluta dei seggi, pur calando da 63 parlamentari a 55 (su 101). Se avesse perso la maggioranza, la speranza di entrare nell'Unione europea nel 2030 si sarebbe allontanata.
Chi ha vinto le elezioni in Moldavia 2025, i risultati e i dati dell'affluenza
L'affluenza alle elezioni è stata del 52,1%, quasi quattro punti in più dell'ultimo appuntamento con il voto. Il Pas ha ottenuto il 50,2% dei voti, ben distante dal filorusso Blocco patriottico: la coalizione formata da quattro partiti che spingono per avvicinare la Moldavia alla Russia, guidata dall'ex presidente del Paese Igor Dodon, è arrivata al 24,2%. Per pochi decimi, il partito europeista ha raggiunto il 50% che ha permesso – con tutta probabilità – di ottenere di nuovo la maggioranza assoluta dei seggi.
Sulla carta, si schiera a favore dell'Ue anche il Blocco alternativo (Bea), che ha ottenuto l'8% dei voti. In realtà, però, la coalizione è stata accusata di voler sabotare l'adesione moldava all'Unione europea, anche perché diversi dei suoi esponenti in passato hanno avuto legami con la Russia o con forze filorusse.
Tra le altre forze più votate c'è il Partito nostro, populista e vicino a Mosca, che ha ottenuto il 6%. E infine la Piattaforma della dignità e della verità, forza politica di centrodestra, moderatamente europeista, che ha ottenuto il 5,6%.
Cosa succede ora con il nuovo Parlamento in Moldavia
Nel 2021 il Pas prese il 52,8% dei voti, ottenendo 63 seggi su 101. L'anno prima era stata eletta la presidente Maia Sandu, a sua volta esponente del Pas. Da allora, il Paese si è avvicinato molto all'Ue. Nel 2022 è stato inserito tra gli Stati candidati all'ingresso nell'Unione. Nonostante le difficoltà economiche (e non solo) legate all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, la Moldavia ha ridotto la propria dipendenza energetica da Mosca. Lo scorso anno, a ottobre, è passato per poche migliaia di voti un referendum che proponeva l'adesione all'Unione europea. Meno di un mese dopo, Sandu è stata rieletta.
A queste elezioni il Pas era sostanzialmente l'unica forza del tutto filo-europeista. Non a caso, i quasi 280mila elettori moldavi residenti all'estero (praticamente un elettore su cinque) gli hanno dato circa il 79% dei voti: la loro spinta è stata decisiva per permettere al partito di ottenere di nuovo alla maggioranza assoluta.
Alcuni sondaggi stimavano che il Blocco patriottico avrebbe potuto anche insidiare il Pas stesso. Alla fine si è fermato al 24%, e sembrerebbe non aver ottenuto nemmeno il risultato di far perdere al partito di governo la maggioranza dei seggi. Dodon, dopo aver votato, ha accusato preventivamente la presidente Sandu di voler "annullare i risultati delle elezioni parlamentari" e ha annunciato una "protesta pacifica" davanti al Parlamento per lunedì.
In questo scenario, il problema per il Pas sarebbe stato dover formare una coalizione. Nessuna forza politica nel Paese sembra altrettanto intenzionata a spingere con forza per l'ingresso nell'Unione europea. Questo avrebbe rallentato il cammino della Moldavia verso l'Ue.
I tentativi della Russia di influenzare il voto
Come detto, i tentativi di Mosca di influenzare il risultato si sono visti eccome. Ci sono state campagne di disinformazione, arresti nei confronti di persone sospettate di essere al soldo della Russia per fomentare disordini durante il voto, e anche l'esclusione di una forza politica (il Partito della grande Moldavia), accusata di aver ricevuto finanziamenti illegali dalla Russia e di promuovere gli interessi di un Paese straniero.
Durante le elezioni, ci sono stati numerosi attacchi informatici al portale della Commissione elettorale centrale e anche verso molti dei seggi che si trovavano all'estero. È noto che il voto dei moldavi residenti all'estero favorisce molto il Pas. Il premier in carica Dorin Recean ha detto che gli attacchi non hanno influenzato il processo elettorale.