“Ecco quanti minuti di vita perdi fumando questa sigaretta”

Non bastavano le fotografie dei denti marci, né quelle dei polmoni rovinati o di un malato di tumore sul letto di un ospedale. Per dissuadere dal fumo di sigarette un'università del Queensland, in Australia, sta ipotizzando di stampare su ogni singola "bionda" diverse tipologie di messaggi anti-fumo. "Per ogni sigaretta che fumi ecco quanti minuti di vita stai perdendo": si va da un minimo di 5′ poi 10′ (a metà) e 15′ se la si finisce proprio tutta. Secondo uno studio dei ricercatori coinvolti stampare questi messaggi su ogni singola sigaretta sarebbe il modo più efficace per convincere i fumatori a smettere.
Lo studio, che ha visto il coinvolgimento di più di duemila fra fumatori e non fumatori, ha messo in evidenza le criticità delle diverse campagne dissuasive, prime fra tutti quella delle stampe (sempre più importanti) sui pacchetti. Questo metodo, svela lo studio, non ha una grande influenza su chi pensa di iniziare e non ha praticamente nessun efficacia per chi lo fa già. "La ripetizione annulla in fretta l'effetto-shock delle immagini delle patologie mostrate in maniera esplicita, tipo tumore o cancrena", ha spiegato il ricercatore Aaron Drovandi a Guardian Australia, "certo, una prima volta possono turbare ma poi, a furia di vederle, perdono gradualmente di efficacia".
Secondo i ricercatori maggiore impatto, invece, avrebbero le stampe sulle singole sigarette: si va dal costo di ogni singola sigaretta , quanto male fanno (anche) a chi vi sta intorno (compresi i famigliari) e quanti minuti di vita si bruciano con ogni tiro: "L'efficacia è almeno il doppio rispetto alle foto sui pacchetti", continua Drovandi, "e convince sempre, indipendentemente dall'età, dal ceto e dall'appartenenza etnica".