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Covid 19

Cure sospese a causa dell’emergenza Coronavirus, mamma di 31 anni muore per un cancro all’intestino

La storia di Kelly Smith, mamma di soli 31 anni di Macclesfield, in Inghilterra, morta lo scorso 13 giugno per un cancro all’intestino dopo aver interrotto i trattamenti a causa del lockdown per l’emergenza Coronavirus. Per sei settimane dall’inizio di marzo ha dovuto fermare le cure. Lascia un figlio di sei anni. Ad un’amica giornalista ha detto: “Sono terrorizzata all’idea di morire. Sento che posso dare e fare molto di più di questo”.
A cura di Ida Artiaco
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Kelly Smith.
Kelly Smith.
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Le cure a cui doveva sottoporsi sono state annullate a causa del lockdown dovuto all'emergenza Coronavirus, così Kelly Smith, mamma di soli 31 anni di Macclesfield, in Inghilterra, è morta lo scorso 13 giugno dopo aver perso la sua battaglia contro un cancro all'intestino che le era stato diagnosticato tre anni fa. Era l'aprile del 2017 quando si sottopose ad una colonscopia che rivelò la presenza di una massa nel suo intestino. Dopo le ultime vacanze di Natale ha scoperto che la malattia si era diffusa anche a pancreas, linfonodi, fegato, colonna vertebrale, stomaco e cervello ed aveva dovuto riprendere le chemio. La donna si era lamentata anche sui social network per il fatto che il trattamento che le era stato prescritto, e che secondo lei stava avendo risultati positivi, è stato bloccato da marzo per ben 6 settimane all'inizio del confinamento. Il suo caso ha fatto talmente tanto scalpore nel Regno Unito, dove i contagi hanno raggiunto quota 285mila dall'inizio della pandemia, che la BBC ha deciso di dedicarle uno speciale.

"Sono molto arrabbiata con tutta questa faccenda del Coronavirus, perché non ho potuto continuare le cure. Credo proprio che durante questi mesi il cancro sia progredito", ha confessato alla sua amica e giornalista Deborah James, come riferisce il Manchester Evening News, alla quale aveva aggiunto di essere "terrorizzata all'idea di morire. Sento che posso dare e fare molto di più di questo". Kelly ha lasciato un figlio di 6 anni, Finn. Durante i mesi della quarantena forzata è stata coinvolta in numerosi programmi radio e tv per far arrivare il suo grido d'aiuto e sensibilizzare quante più persone possibile sul fatto che questo tipo di patologie può colpire chiunque e a qualsiasi età. La sua famiglia ha ora lanciato un appello per raccogliere fondi per il Cancer Research UK nel suo nome e finora sono stati raggiunte le sedicimila sterline. Proprio il centro di ricerca ha lanciato l'allarme sul fatto che i trattamenti per i malati di tumore sono drasticamente diminuiti durante il lockdown, così come le nuove diagnosi. "Secondo i nostri dati soltanto nel Regno Unito potrebbero morire oltre 35mila pazienti affetti da cancro entro la fine dell'anno, in aggiunta ai 165mila che si registrano normalmente, ma speriamo di sbagliarci", ha detto Mark Lawler, professore di Digital Health presso la Queen's University di Belfast. Per questo molti esperti parlano di un tsunami di morte che potrebbe colpire il mondo intero, e non si tratta della seconda ondata di Coronavirus.

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