Cos’è successo nella notte in Ucraina: le bombe arrivano a Kiev. Esplosioni a Sumy, Kharkiv e Chernihiv

Nella notte tra l'11 e il 12 marzo le bombe sono arrivate a Kiev. Sono stati colpiti alcuni sobborghi della capitale ucraina e ancora non è stato reso noto quante vittime ci siano state negli attacchi. Le immagini satellitari mostrano le forze russe in avvicinamento a Kiev anche con l'utilizzo di artiglieria pesante. Secondo le autorità ucraine, Mosca avrebbe compiuto un raid su un ospedale e alcuni edifici residenziali a Mykolaiv.
Il sindaco di Melitopol, Ivan Fredorov, è stato rapito da un gruppo di milizie russe secondo quanto riporta l'agenzia ucraina Unian. Fredorov sarebbe accusato di terrorismo e sarebbe stato portato via perché si era rifiutato di collaborare con i russi, mantenendo la bandiera ucraina sul municipio della città occupata. Il presidente ucraino Zelensky ha commentato l'accaduto in un nuovo videomessaggio diffuso durante la notte. "Le azioni degli invasori – ha detto – saranno equiparate a quelle dei terroristi dello stato islamico".
Il governo della Repubblica popolare di Lugansk sostiene invece che contro Fedorov, sindaco di Melitopol, vi sia un procedimento aperto per terrorismo contro i civili del Donbass. E sempre Lugansk aveva chiesto "aiuto" per raggiungerlo e processarlo. I soldati russi, dicono, si sono "messi a disposizione". Nel frattempo a Versailles arrivano le prime misure per alzare (di molto) le spese militari. In Polonia nel prossimo anno aumenteranno al 3% del Pil contro un attuale 2,2%. Il numero complessivo dei soldati salirà nei prossimi anni fino a 300mila contro i correnti 144mila. Vogliamo la pace, non vogliamo a guerra, ma per questo motivo dobbiamo disporre di forze armate molto più notevoli" ha detto il leader del partito di maggioranza Pis, l'ultraconservatore Jaroslaw Kaczynski.

DA Israele Naftali Bennet avrebbe suggerito a Zelensky di accettare la resa a Vladimir Putin secondo il Jerusalem Post. Un tentativo di diplomazia decisamente goffo e sicuramente di breve durata. Zelensky avrebbe però risposto negativamente. Il ministro degli esteri tedesco nel frattempo ha esortato la Serbia ad imporre sanzioni nei confronti dell'Ucraina e ad allinearsi alle politiche nell'Ue se intenzionata ad entrare nel blocco. Altri bombardamenti durante la notte a circa 150 km da Leopoli, vicino al confine polacco. Attacchi anche anche a Mariupol, ormai isolata senza cibo e acqua, Sumy, Kharkiv e Cernihiv.