Cold Case risolto dopo 47 anni: impronta su pacchetto di sigarette incastra il killer di Jeanette Ralston

Dopo 47 anni, un caso di omicidio rimasto irrisolto è finalmente arrivato a una svolta. Grazie all’analisi di un’impronta digitale lasciata su un pacchetto di sigarette, le autorità hanno arrestato Willie Eugene Sims, 69 anni, accusato dell’uccisione di Jeanette Ralston, giovane donna trovata strangolata nel 1977 a San Jose, negli USA. Sims è stato fermato nei giorni scorsi a Jefferson, in Ohio, e trasferito in California dopo la convalida dell’arresto avvenuta presso il tribunale della contea di Ashtabula. A comunicarlo è stato l’Ufficio del Procuratore Distrettuale della Contea di Santa Clara in una nota diffusa venerdì.
Jeanette Ralston fu ritrovata morta il 1° febbraio 1977 all’interno della sua Volkswagen Beetle, parcheggiata in un complesso residenziale, non lontano da un bar dove era stata vista l’ultima volta con un uomo sconosciuto. Gli investigatori dell’epoca scoprirono che era stata strangolata con una camicia a maniche lunghe dopo aver subito una violenza sessuale. Segni sull’auto facevano pensare a un tentativo di incendio fallito.
L’indagine, nonostante i primi rilievi e un identikit basato su testimonianze, si arenò e il caso fu archiviato come "cold case". A riaprirlo, nel 2023, è stata la nuova tecnologia dell’FBI per l’analisi delle impronte digitali. Un confronto aggiornato ha permesso di associare l’impronta trovata sul pacchetto di sigarette nell’auto di Ralston a Sims, all’epoca un giovane soldato di stanza in una base militare a circa 110 km a sud di San Jose.
Successivamente, un campione di DNA prelevato in Ohio ha confermato la corrispondenza con tracce biologiche rinvenute sotto le unghie della vittima e sul tessuto usato per strangolarla. "Ogni giorno la scienza forense fa passi avanti, e ogni giorno ci avviciniamo di più a dare giustizia alle vittime. Noi non dimentichiamo, e non ci arrendiamo mai", ha dichiarato il procuratore distrettuale Jeff Rosen.
La difesa, rappresentata dall’avvocata Lara Wallman, nominata d’ufficio, ha invitato alla cautela: "È fondamentale che il sistema giudiziario faccia il suo corso. Stiamo avviando un’indagine indipendente e chiediamo di evitare conclusioni affrettate". Nel 1978, un anno dopo l’omicidio di Ralston, Sims era già stato condannato in un altro procedimento per tentato omicidio con aggressione nella contea di Monterey, scontando una pena di quattro anni di reclusione.