131 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Guerra in Ucraina

Attentato San Pietroburgo, perchè Tatarsky è stato ucciso con un pacco bomba: cosa sappiamo

Arrestata Darya Trepova, accusata per l’omicidio di Vladlen Tatarsky nell’attentato a San Pietroburgo: sarebbe stata la giovane 26enne a consegnare al blogger russo il pacco contenente la statuetta esplosiva introducendosi nel bar, dove il nazionalista avrebbe dovuto partecipare a un dibattito.
A cura di Gabriella Mazzeo
131 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Arrestata una 26enne per l'omicidio di Vladen Tatarsky (all'anagrafre Maksim Fomin), il noto blogger nazionalista russo e già corrispondente di guerra. A riferirlo, le agenzie di stampa russe. Mosca ha aperto un'indagine sul caso la cui dinamica sembra per il momento chiara: l'uomo è morto in un'esplosione causata da una statua che la giovane Darya Trepova aveva presumibilmente imbottito di tritolo e portato nel bar di San Pietroburgo, spacciandola come un dono da consegnare al reporter.  È deceduto così il blogger nazionalista nella giornata di ieri, domenica 2 aprile.

La 26enne era già stata arrestata il 24 febbraio durante una manifestazione contro la guerra. Secondo le autorità, il suo sarebbe stato un attentato contro un fervente sostenitore del conflitto armato in Ucraina. Neanche il bar dove portare l'esplosivo è stato scelto a caso: si tratta del Patriot Bar, luogo di ritrovo del Kiberfrnt-Z, organizzazione a favore della guerra contro Kiev. Il locale è inoltre proprietà di Yvegeny Prigozhin, capo del gruppo militare Wagner.

Immagine

Putin decora il blogger ucciso

Vladimir Putin ha decorato con un'onorificenza postuma Tatarsky, ucciso in un attentato a San Pietroburgo. "Conferimento (postumo) dell'Ordine del Coraggio a Maxim Yuryevich Fomin (Vladlen Tatarsky), un corrispondente militare, per il coraggio e il valore manifestati durante il servizio", si legge in un decreto pubblicato in serata, secondo quanto riporta Interfax.

Le critiche al Cremlino sulla gestione della guerra

Il blogger avrebbe dovuto partecipare quella sera stessa a un dibattito riguardante "l'informazione russa in tempi di guerra". Le misure di sicurezza prese dal locale non sono però bastate e la 26enne arrestata è riuscita a introdursi con la statuetta esplosiva spacciandola per un regalo da destinare a Tatarsky. Nella statuetta utilizzata per uccidere il blogger si trovavano circa 200 grammi di Tnt.

Sul caso è stata aperta un'inchiesta. Il blogger aveva 40 anni ed era diventato noto all'inizio dell'invasione in Ucraina pubblicando video in cui analizzava l'andamento della cosiddetta operazione speciale, dando anche consigli tecnici ai soldati mobilitati. Aveva oltre mezzo milione di followers su Telegram e da tempo girava e postava video propaganda sulla guerra. Sul canale aveva condiviso il filmato della cerimonia al Cremlino durante la quale il leader russo aveva pronunciato il discorso sull'annessione delle regioni ucraine di Lugansk, Donetsk, Cherson e Zaporizhzhia, ma negli ultimi tempi era diventato critico sulla gestione della campagna militare. 

Immagine

Più vicino a Pregozhin che a Putin, non aveva risparmiato critiche ai vertici russi per le disfatte subite sul campo di battaglia. Il mandante dietro il suo omicidio, dunque, resta ancora un mistero. Secondo il vice maresciallo dell'aeronautica britannica in pensione, Sean Bell, non vi sarebbero abbastanza elementi per comprendere la natura dell'attentato.

Quello che è certo è che il delitto è stato programmato, proprio come quello della figlia di Aleksandr Dugin, Darya Dugina. Tartasky, secondo alcune informazioni diffuse dalla stampa estera, era stato anche militante nel Donbass, dove le forze russe stanno registrando difficoltà. In questo senso, secondo i media internazionali, il blogger era reputato anche dai vertici del Cremlino "più utile da morto che da vivo".

Chi è Darya Trepova accusata dell'attentato

Ha 26 anni Darya Trepova, accusata dell'attentato nel quale è rimasto ucciso il blogger russo Tatarsky. La giovane, ripresa dalle telecamere di sicurezza mentre entrava nel bar di San Pietroburgo, ha confessato il delitto. La donna, arrestata in mattinata, ha un taglio e un colore di capelli diversi da quelli che portava poco prima di causare l'esplosione nel Patriot Bar. Nella statuetta portata "in dono" a Tatarsky aveva nascosto oltre 200 grammi di tritolo.

La polizia russa avrebbe fermato anche la madre e la sorella della 26enne per interrogarle. Sulla base di quanto diranno, le autorità decideranno come inquadrare la loro posizione. Il marito della 26enne, Dmitry Rylov, ha detto che Darya è "stata incastrata" e che non avrebbe mai ucciso.

131 CONDIVISIONI
4255 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views