Brexit, spille da balia contro il razzismo: la campagna di solidarietà con gli immigrati

L'inaspettato successo del "sì" al referendum del 23 giugno scorso sull'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea ha scatenato reazioni estremamente diverse: tanti hanno esultato, ma altrettanti hanno criticato i favorevoli al Brexit, sostenendo che si tratta per lo più di personaggi vicini a ideali nazionalisti e non di rado addirittura razzisti. Un gran numero di britannici sta vivendo questi giorni un sentimento di vergogna rispetto ai tanti immigrati presenti nel Regno Unito, non di rado accusati durante la campagna referendaria di aver "invaso il paese" e oggi, sulla scia di un ritrovato orgoglio patriottico, fatti spesso vittima di insulti e episodi di razzismo e xenofobia.
Mai, come in queste settimane, Il Regno Unito è apparso estremamente diviso e a ratti persino violento: secondo True Vision, sito che raccoglie i dati sui crimini d’odio registrati nel paese, gli episodi da considerare razzisti dopo il voto per la Brexit sono cresciuti del 57%. Naturalmente però il fenomeno riguarda solo una parte, fortunatamente piccola, dei britannici, che in larga maggioranza hanno preso le distanze ad esempio ricorrendo a campagne virali, come quella lanciata qualche giorno fa: per esprimere solidarietà agli immigrati migliaia di persone hanno indossato una semplice spilla da balia.
L'idea è stata lanciata su twitter da Allison, una donna statunitense: per far capire alle potenziali vittime del razzismo di avere di fronte una persona solidale ha invitato a indossare una spilla da balia, in inglese safety pin (letteralmente "spilla di sicurezza", hashtag #safetypin). L'intento della campagna è – per l'appunto – gli stranieri che in questi giorni si trovano nel Regno Unito.