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Belgio: sì all’eutanasia per uno stupratore seriale in carcere

L’uomo aveva rivendicato di essere un pericolo pubblico e aveva chiesto di poter morire per non dover più soffrire dentro una cella.
A cura di D. F.
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E' stato condannato per omicidio e stupro e da 30 anni è in carcere ad Bruges, ma l'11 gennaio morirà: Frank Van Den Bleeken ha infatti chiesto di porre fine alla sua vita tramite eutanasia e, dopo un alunga battaglia legale, la sua richiesta è stata approvata dal Ministero della Giustizia. I parenti delle vittime degli abusi dell'uomo si erano infatti opposti strenuamente. Van Den Bleeken per anni ha chiesto di poter morire e di porre fine, in questo modo, alle sue "insopportabili" sofferenze psichiche. L’uomo – che ha riconosciuto difficoltà nel ricorrere alla violenza – è il primo detenuto a essere autorizzato a morire attraverso l’eutanasia. "Se sarò rimesso in libertà mi comporterò allo stesso modo, sono un pericolo pubblico. Che cosa dovrei fare, stare seduto qui a marcire fino all'ultimo giorno della mia vita? Preferisco l'eutanasia", aveva affermato motivando la sua richiesta, per poi aggiungere: "Senza una terapia adatta alle mie necessità continuerò a essere un rischio per la società".

L'uomo, 52 anni, ha violentato e strangolato una ragazza di 19 anni nel 1989 ad Anversa. A causa del dolore la madre della vittima morì di crepacuore.

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