Attentato a Gerusalemme: auto contro la folla uccide una bambina di 3 mesi

Una bambina di appena tre mesi è morta e altre sette persone sono rimaste ferite in seguito a un attentato ai passeggeri di un tram di Gerusalemme. Secondo la polizia si tratterebbe di un atto terroristico: la tragedia si è verificata intorno alle 18, quando un'automobile a folle velocità ha deliberatamente investito i passeggeri appena scesi dal tram leggero alla fermata della "Collina della Munizioni", non molto distante dal luogo dove fino al 1967 passava la "linea verde" che divideva la città. L'automobilista alla guida della vettura è stato arrestato: si tratta di un cittadino arabo di Gerusalemme Est già in passato finito in manette.
A perdere la vita è stata una bambina di tre mesi travolta insieme alla mamma: la piccola è stata trasportata d'urgenza in ospedale, ma le lesioni le sono risultate fatali e i medici non hanno potuto salvarla. L'attentato si è verificato nelle vicinanze del luogo dove ad agosto un operaio palestinese alla guida di un trattore si è scagliato contro un autobus uccidendo un uomo di 29 anni. Non si tratta dunque della prima volta che a Gerusalemme si verificano attacchi al alta velocità contro mezzi pubblici. Il tram leggero, voluto dall’attuale sindaco Nir Barkat, è diventato l’obiettivo di sabotaggi ed attacchi da parte di cittadini palestinesi che lo considerano un simbolo dell’unificazione della città sotto il governo di Israele, colpevole di crimini di guerra nella Striscia di Gaza e dell'occupazione illegale di vasti territori in Cisgiordania.
Da settimane numerosi quartieri arabi di Gerusalemme sono teatro di dure proteste da parte dei palestinesi, sovente sfociate in scontri con la polizia sulla Spianata delle Moschee. L'attacco odierno non ha tardato a innescare la dura reazione del primo ministro Benjamin Netanyahu che ha dichiarato alla stampa: "Il responsabile di questo atto terroristico è il presidente palestinese Abu Mazen, i cui discorsi intrisi di odio spingono alla violenza”.