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Assad: “Una guerra contro la Siria farebbe esplodere il Medio Oriente”

Il presidente siriano ha rilasciato un’intervista esclusiva al quotidiano Le Figaro: “Abbiamo sfidato Stati Uniti e Francia a fornire prove sul nostro utilizzo di armi chimiche ma non sono stati in grado di farlo”.
A cura di Davide Falcioni
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Il presidente siriano Bashar al-Assad ha rilasciato un'intervista esclusiva al quotidiano francese Le Figaro: il contenuto integrale del botta e risposta tra Assad e il reporter Georges Malbrunot uscirà in edicola domani mattina, ma intanto sono disponibili degli estratti sul sito del giornale transalpino. In una domanda, Le Figaro chiede al leader siriano se può dimostrare di non aver utilizzato armi chimiche nei sobborghi di damasco nell'attacco del 21 agosto che – secondo Usa, Gran Bretagna e Francia, avrebbe prodotto oltre mille vittime. "Chi mi accusa – risponde Assad – deve fornire delle prove. Abbiamo sfidato Stati Uniti e Francia ad esibirle, ma né Obama né Hollande sono stati in grado di farlo. Ma supponiamo che i nostri militari abbiano utilizzato armi di distruzione di massa: che senso avrebbe avuto farlo in una zona i cui i nostri stessi uomini sono stati firiti, come dimostrato dagli ispettori delle nazioni Uniti? Dove è la logica?".

Successivamente Le Figaro ha chiesto ad Assad come risponderebbe ad un eventuale attacco contro la Siria. "Il Medio Oriente è una polveriera e le fiamme si stanno avvicinando. Quindi non deve considerare solo la risposta siriana, ma quello che potrebbe accadere subito dopo il primo attacco: nessuno può prevederlo. Se la polveriera esploderà si perderà totalmente il controllo della situazione: caos ed estremismo si diffonderanno, con il rischio di una guerra in tutta la regione".

Per finire Malbrunot ha domandato se la Francia stia diventando un nemico della Siria. "Chiunque contribuisce a rafforzare il terrorismo finanziario e militare è un nemico del popolo siriano. Chiunque lavori contro gli interessi della Siria e dei suoi cittadini è un nostro nemico. I francesi non sono nostri nemici, ma la politica francese è ostile al popolo siriano". Poi Assad ha concluso: "Ci saranno ripercussioni per la Francia in caso di attacco".

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