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Aiuti alle imprese terremotate, l’Ue apre inchiesta contro l’Italia

Per l’Ue le agevolazioni fiscali alle aziende delle zone terremotate o alluvionate potrebbero essere in contrasto con le normative europee antitrust e chiede all’Italia di sospenderle in attesa che si concluda l’indagine.
A cura di Antonio Palma
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Aiuti alle imprese terremotate, l'Ue apre inchiesta contro l'Italia

L'Antitrust dell'Ue ha avviato "un'indagine approfondita" a carico dell'Italia per esaminare la normativa italiana che prevede agevolazioni fiscali e previdenziali da parte dello Stato nei confronti di imprese che si trovano nelle zone colpite da terremoti o da altre calamità naturali. L'unione europea in questo modo cerca di capire se gli aiuti post terremoto concessi dalle leggi italiane rientrano tra i normali aiuti per i danni subiti o si configurano come violazione della concorrenza e dunque contrari ai regolamenti comunitari. Nel mirino in particolare una serie di leggi introdotte in Italia tra il 2002 e il 2003 che prevedono meno oneri fiscali e sociali per le aziende che si trovano in aree terremotate o alluvionate e che tra l'altro "lo Stato italiano non ha notificato alla Commissione, venendo meno gli obblighi previsti dal trattato sul funzionamento dell'Unione europea", come viene spiegato nel comunicato dell'Ue.

Indagine partita da una richiesta di un tribunale italiano – Come spiegano sempre da Bruxelles, a dare l'impulso all'apertura del fascicolo contro l'Italia una richiesta di informazioni proveniente da un tribunale italiano nel 2011 che "ha attirato l'attenzione sull'esistenza dal 2002 in Italia di una serie di riduzioni delle imposte e dei contributi previdenziali e assicurativi obbligatori a favore delle imprese delle zone colpite da calamità naturali". Il sospetto dell'Ue è che le agevolazioni non si limitino a compensare il danno realmente subito ma vadano oltre e che tra le imprese beneficiarie degli sconti ci siano molte che non hanno subito realmente un danno causato da una calamità naturale o in alcuni casi il danno non sia stato causato unicamente da una calamità naturale.

L'Ue chiede di bloccare temporaneamente le agevolazioni – Una notizia poco allegra visto che nel caso venisse accertato che le leggi italiane sono incompatibili con la normativa Ue, "l'Italia dovrà recuperare gli aiuti versati ai beneficiari" o pagare una forte multa. Per questo motivo dalla stessa Ue hanno consigliato allo Stato italiano di sospendere queste misure di agevolazione fino a quando da Bruxelles non avranno accertato l'effettiva compatibilità con le leggi europee.

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