470 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Epifani: “Berlusconi faccia un passo indietro”

Il segretario del Partito Democratico torna a parlare della sentenza che ha condannato Berlusconi e della stabilità del governo. Veementi le reazioni del Pdl: “Così a rischio le larghe intese”.
A cura di D. F.
470 CONDIVISIONI
Immagine

Ore 17.05 – La reazione del PdL: "Larghe intese a rischio" – E' dura la reazione del PdL alle parole di Epifani contro Berlusconi. Il capogruppo dei deputati del Pdl Brunetta evoca scenari oscuro per l'esecutivo delle larghe intesa, proprio all'indomani delle dichiarazioni di Enrico Letta secondo cui "non ci sono alternative alla stabilità, bisogna andare avanti". Secondo Brunetta "il segretario, sia pure transitorio, del Partito democratico ha esplicitamente messo in conto la fine delle larghe intese. Oltre tutto in riferimento a una questione che non è compresa nel programma di governo e su una vicenda delicata, di cui non si può non avvertire la rilevanza democratica". Pungente invece è Michaela Biancofiore che, rivolgendosi al segretario del Pd, si chiede: "Epifani non ricorda – volutamente – che deve tutta la sua carriera un certo sig.Craxi e a un certo sig. Del Turco, entrambi rinnegati in nome di una legalità a uso politico. Qual è poi la legalità secondo Epifani, quella del giudice Esposito?". Infine il presidente dei senatori Renato Schifani: "Le dichiarazioni di Epifani tendono a incendiare il clima politico nel momento in cui bisognerebbe rasserenare il clima. Non è una provocazione ma quasi. Non abbiamo bisogno lezioni da parte da nessuno»

In un'intervista rilasciata al Corriere della Sera il segretario del PD Guglielmo Epifani torna a parlare, commentando la fase politica in corso e le continue tensioni che si sono generate dopo la sentenza di condanna di Silvio Berlusconi. L'ex sindacalista ricorda come la legge sia uguale per tutti, dunque la sentenza vada applicata: "Non vedo altra possibilità che prendere atto della sentenza – dice – e degli effetti che produce, non ci sono strade ed è anche sbagliato cercarle. Ho preferito usare l'arma della chiarezza prendendomi qualche insulto di troppo, ma con tutto il rispetto che si deve alla storia e ai problemi e spesso anche ai drammi di una parte politica, le sentenze vanno rispettate ed eseguite. Tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge, per quanto possa essere dura. In qualsiasi ordinamento democratico il principio di legalità non può mai essere discusso".

Poi il segretario democratico invita Berlusconi a fare un passo indietro: "Quello che è giusto fare e che avviene normalmente. Come ha detto lui stesso in quel video. Negli Usa cosa sarebbe successo? Nei Paesi democratici c'è una severità enorme nei reati fiscali e societari". Anche rispetto alla stabilità dell'esecutivo, il segretario taglia corto: "Il principio di legalità in uno stato democratico viene prima di qualsiasi valutazione politica. Se annulliamo legittimità e legalità non c'è più nessun caposaldo, per questo bisogna avere una linea rispettosa ma anche molto ferma. Io non vedo altre strade".

Le possibilità che il governo cada, dunque, non sono ancora escluse. Ma in tal caso il Pd sarà pronto alle elezioni anticipate? "La nostra convenienza è la convenienza del Paese. Come insegna la vicenda del governo Monti, a noi semmai si può rimproverare un eccesso di responsabilità. Ma un partito non personale è questo, è una forza che si assume la responsabilità. Dopodiché il nostro problema è che il governo non tiri a campare e sia messo in condizione di agire, per questo ci vuole fermezza. È una scelta che non subiamo, ma che vogliamo. Non ci facciamo tirare la giacca. Non ci facciamo condizionare da vicende, che pur avendo una grande rilevanza, non sono il cuore della scelta che il Paese ci chiede. Qualche timido segnale di decelerazione c'è, ma da qui a fine anno la crisi toccherà il fondo…".

Epifani poi tenta di sollecitare il governo: "In questi giorni c'è una specie di bonaccia, paradossalmente si lavora in un clima diverso che fuori. Per questo ritengo ci sia bisogno di un tagliando, anche se mi hanno detto che ho usato una parola da Medioevo. Hanno detto che vogliono andare avanti? Ecco, siamo alla prova del fuoco. Il Paese vuole che si affrontino i problemi: scuola, esodati, precari della pubblica amministrazione…. Due cose dobbiamo fare, il conflitto di interessi e la legge elettorale. Da settembre avanti tutta".

Non si è fatta attendere la replica degli esponenti del Pdl. La più "vivace" è stata quella del parlamentare Maurizio Bianconi: "Guglielmo Epifani, già segretario generale della Cgil e oggi segretario pro tempore del Pd, ci inonda di sciocchezze. Fra i miei colleghi di partito c'è chi si indigna o chi si arrabbia. Io no. Mi viene sempre in mente la frase di Bettino Craxi: i sindacalisti quando fanno i sindacalisti sono dei grandissimi rompicoglioni, quando entrano in politica restano dei grandissimi coglioni".

Veemente anche la replica di fabrizio Cicchitto: "Epifani – dice  – afferma che il logoramento del governo è un rischio che il Paese non può permettersi e poi contraddittoriamente con questo assunto dà un contributo proprio a questo logoramento in due modi: in primo luogo sembra ignorare che l'altro partito che sostiene il governo è il Pdl il cui leader notoriamente è Berlusconi il quale, da anni, è sottoposto ad un attacco giudiziario di inusitata violenza. Epifani sapeva benissimo tutte queste cose anche prima di fare l'intesa, per cui adesso il suo, nel migliore dei casi, è un esercizio di ipocrisia e di rimozione. In secondo luogo sulla legge elettorale, come su molte altre cose, se c'è un governo c'è anche un vincolo di maggioranza possibilmente aperto anche al confronto con le forze disponibili dell'opposizione vista la materia di cui si discute. Invece Epifani afferma ‘noi partiamo dal nostro testo' e poi aggiunge, in modo apodittico, utilizzando uno slogan già lanciato da qualcun altro nel passato peraltro con scarsa fortuna: ‘su quello tiriamo diritti'. Tiriamo diritti con chi? In sostanza questa sortita di Epifani ci sembra che apra molti problemi e interrogativi senza risolverne nessuno. In compenso essa non è un buon servizio reso né al governo né alla maggioranza".

470 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views