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Elezioni Spagna, socialisti in testa ma senza maggioranza: in Parlamento anche l’ultradestra

Vittoria dei socialisti del Psoe capitanati da Pedro Sanchez in queste elezioni 2019 in Spagna ma nessuno ha una maggioranza per poter governare. Secondo i primi conteggi, nemmeno i due possibili schieramenti post voto, quello di sinistra e quello di destra, dispongono dei seggi sufficienti per governare. Intanto in Parlamento entra per la prima volta anche l’estrema destra di Vox.
A cura di Antonio Palma
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Un Paese con un Parlamento ricco di novità e alle prese con una intensa attività di dialogo politico per trovare una soluzioni di governo duratura. È il quadro che emerge dai risultati delle elezioni politiche 2019 in Spagna che si sono svolte domenica 28 aprile. Secondo gli exit poll e i primi risultati che arrivano dai seggi scrutinati, infatti, la vittoria è dei socialisti capitanati dal premier uscente Pedro Sanchez ma nessuno dei partiti ha una maggioranza autonoma per poter governare a causa della dispersione dei voti tra le tante sigle che in questi anni si sono affermate nell'arena politica di Madrid. Il Psoe, in netta ripresa, si è piazzato davanti ai conservatori del partito popolare guidati da Pablo Casado, che al contrario hanno subito un tracollo di consensi. A seguire ci sono i liberali europeisti di Ciudadanos e quelli Podemos. Infine una new entry nel panorama parlamentare spagnolo: l'ultradestra Vox, che è riuscita nel suo intento di avere seggi seppur con una percentuale di voti inferiore rispetto alle attese della vigilia.

Nel dettaglio, quando lo spoglio ha superato oltre il cinquanta per cento dei voti scrutinati, il Psoe di Sanchez è accreditato di circa 125 seggi parlamentari, un risultato nettamente superiore ai popolari scesi ad appena 65 seggi. Anche la formazione di sinistra Podemos perderebbe qualche consenso rispetto al passato portando a casa circa 35 seggi mentre al contrario quelli Ciudadanos supererebbero i cinquanta rappresentanti. L'ultradestra infine si attesterebbe intorno ai 20 seggi. Secondo i primi conteggi, quindi, nemmeno i due possibili schieramenti post voto, quello di sinistra  con socialisti e Podemos e quello di destra  con Popolari e Ciudadanos, dispongono dei seggi sufficienti per governare. A questo punto si prevede un periodo di incertezza politica durante il quale un ruolo fondamentale potrebbe essere assunto dai partiti minori, in particolare gli indipendentisti come baschi e catalani.

In queste elezioni in Spagna 2019 nessuno quindi sembra aver beneficiato fino in fondo dell'altissima e sorprendente affluenza alle urne. Il dato più significativo al momento infatti pare proprio quello della partecipazione popolare dei cittadini spagnoli per questo voto. Un andamento che era apparso chiaro fin dalla prima rilevazione della mattinata e che si è confermato nel corso del giorno fino alla fine .Alla chiusura dei seggi in serata avevano votato il 75,1% degli aventi diritto contro il 66,4% della tornata precedente, ben nove punti percentuali in più rispetto al 2016.

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