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Elezioni Amministrative 2013: in corso le operazioni di spoglio (DIRETTA)

Si stanno effettuando gli scrutini delle elezioni amministrative. Il primo dato importante è il crollo dell’affluenza alle urne.
A cura di Antonio Palma
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Ore 22.34 – Giunti a 5593 seggi scrutinati dei 7960 totali. Non pervengono risultati in discrepanza con quelli che si stavano manifestando precedentemente.

Ore 22.01 – La situazione del comune di Brescia è la più instabile e quella che profila la lotta più serrata per il ballottaggio: il candidato di centrosinistra Emilio Del Bono è al 38,28%, mentre Adriano Paroli di centrodestra al 37,94. Poche manciate di voti dividono i due e la moltitudine di candidati farà la differenza al secondo turno.

Ore 21.44 – Ecco il commento di Marcello De Vito ai nostri microfoni: Non c'è nessuna delusione, non è un dramma, è colpa dei media – Poi continua – I principali giornali della città ci hanno dato pochissima risonanza.

Ore 21.27 – Dalla trasmissione Piazzpaulita, Debora Serracchiani conferma una certa analogia tra la sua impresa elettorale di un mese fa in Friuli e quella di Ignazio Marino: "Anche lui, come me, ha vinto senza l'appoggio di partito".

Ore 21.21 – Gli scrutini continuano a proseguire con una certa lentezza. Al momento sono 4106 i seggi nei quali si è proceduto a scrutinio, su un totale di 7960. Continua a permanere una situazione stabile in relazione alle contese nei singoli centri dove si è votato. Tutti quanti indirizzati ad un ballottaggio, tranne Vicenza e, forse, Sondrio.

Ore 20.33 – Il capogruppo alla Camera del Partito democratico Speranza commenta così il risultato ancora parziale di Roma, ritenendo molto plausibile che gli elettori 5 stelle finiranno per votare Marino al ballottaggio.

Ore 20.10 – Parla Nichi Vendola, dal comitato elettorale di Ignazio Marino, la sua argomentazione diviene un pretesto per una sottile critica all'azione di governo: "Credo che ci sia materia per riflettere, per Grillo e per gli eletti del M5s. Non è al centro della campagna elettorale un'emozione legata ad una contestazione del sistema politico. Le elezioni amministrative mettono in campo le competenze, le persone. Riportano tutto sulla terra della concretezza. Credo che fare politica significhi anche avere una lettura delle complessità e una città come Roma è un grande insieme di complessità. Non ho alcuna antipatia nei confronti del M5s, ho antipatia nei confronti dello stile urlato. L'astensionismo è un segnale per il governo".

Ore 20.03 – Sono 16 i comuni capoluogo dove si è votato. Il centrosinistra è in testa a Roma, Siena, Ancona (dove 5 stelle e candidato di Sel si assestano sul 15%). Vicenza è la sola città capoluogo dove il ballottaggio si dovrebbe evitare: il candidato Achille Variati del centrosinistra è sopra il 54% e lo scrutinio ha superato il 60%. Da segnalare che la candidata di centrodestra Dal Lago non va oltre il 25%. Il Movimento 5 Stelle è fuori da tutti i ballottaggi.

Ore 19.45 – In corrispondenza dell'ora di cena parla anche il sindaco uscente, Gianni Alemanno, che in virtù del distacco ampio non si dimostra molto ottimista nei confronti del ballottaggio, nonostante i risultati del 2008, in cui risultva in svantaggio al primo turno, per poi uscire vincente. Dà molto peso alle accuse a lui mosse, infamanti, durante la campagna, e soprattutto all'astensionismo: "La gravità delle accuse a me mosse è contrassegnata dalla totale mancanza di informazioni. E' stato un atto grave di diffamazione nei miei confronti in campagna elettorale". Quando gli si chiede se oggi s'attendesse un divario così ampio e se sia deluso risponde: "Quando ieri ho visto i dati dell'affluenza mi sono molto preoccupato. Mentre i risultati del mattino fossero simili a quelli nazionali, alla sera si è capito che c'era qualcosa che non potesse funzionare. E' chiaro che sono tutt'altro che soddisfatto, ma innanzitutto per la città: non mi fa piacere che ci sia un'affluenza così bassa, anche se avesse favorito me non ne sarei soddisfatto".

Ore 19.30 – In contemporanea ad Ignazio Marino parla anche il segretario del Pd Guglielmo Epifani, che moderatamente raccoglie il risultato positivo che si profila per la tornata elettorale: "L'astensione è un dato che non deve essere sottostimato. Questo risultato premia la capacità di radicarsi nel territorio del nostro partito. Quello che dico ai nostri candidati è di essere assolutamente rispettosi verso il voto degli elettori".

Ore 19.17 – Ridente e soddisfatto, Ignazio Marino si presenta al comitato elettorale per commentare il risultato positivo del primo turno, esibendosi in un palese invito agli elettori 5 stelle, quelli che potrebbero meglio aderire al suo elettorato: "Un grandissimo ringraziamento a tutti coloro che hanno deciso di votarmi. C'è evidentemente la necessità e il desiderio di cambiare in questa città, di voltare pagina. E' quanto ho colto in questi mesi in ogni area di questa città. Giovani e non che hanno perso il lavoro e non trovano la speranza di riottenerlo. O giovani che vogliono fare impresa e sono asfissiata da una burocrazia soffocante. La corsa elettorale continua e da domani mattina tornerò nelle periferie ad ascoltare le persone. Il Movimento 5 stelle ha sottolineato dei temi che abbiamo sottolineato anche noi. Trasparenza di bilancio, riduzione dei costi della politica. Temi che porteremo avanti ancora da domani e spero che gli elettori del M5s apprezzeranno tutto questo"

Ore 18.40 – Un altro aggiornamento dai capoluoghi in cui si vota: a Brescia sarà molto probabilmente ballottaggio fra centrodestra (Paroli) e centrosinistra (Del Bono); a Treviso guida il democratico Manildo, che stacca Gentilini di 10 punti percentuali (al 15% dello scrutinio però); a Vicenza (solo il 15% del campione) il candidato di Pd – Udc Achille Variati oltre il 58%; a Imperia (metà scutinio) Capacci del centrosinistra al 47,2%, seguito da Annoni del centrodestra con il 28%; a Siena (20% spoglio) il piddino Valentini sfiora il 40% seguito da Neri (centrodestra) al 25%; ad Ancona (20% scrutinio) probabile ballottaggio csx – cdx rispettivamente con Mancinelli (37%) e D'Angelo (22), M5S al 15,5 con Quattrini.

Ore 18.15 – A Repubblica Tv arriva anche il commento di Debora Serracchiani, neo – governatore del Friuli Venezia Giulia: "Non posso dire che il mio partito abbia fatto bene e abbia aiutato i suoi amministratori sul territorio. Quindi lo ribadisco, abbiamo vinto nonostante il Pd".

Ore 17.50 – Arriva anche la proiezione dell'Istituto Piepoli per la Rai che conferma la possibilità di un ballottaggio fra Alemanno e Marino, con il candidato del centrosinistra in netto vantaggio: Marino 41,2%, Alemanno 30,5%, De Vito 12,7%, Marchini 9,8%.

Ore 17.40 – Quarta proiezione Tecné – Sky sul voto delle comunali di Roma: Marino al 41,7%, Alemanno al 30,1%, De Vito al 12%, Marchini al 10,8%.

Ore 17.35 – Cominciano ad arrivare i primi dati reali per gli altri comuni capoluogo in cui si è votato. Ad Imperia avanti il centrosinistra (Capacci al 46%), mentre il centrodestra si ferma al 30% (Annoni) ed il Movimento 5 Stelle al 10 (Russo). A Siena (solo il 5% del campione) Valentini del centrosinistra nettamente avanti su Neri del centrodestra; a Brescia testa a testa fra Paroli (cdx) e Del Bono (cdx); a Treviso Gentilini invece dietro al candidato del centrosinistra Manildo.

Ore 17.20 – Il primo commento del M5S porta la firma del vicepresidente della Camera Di Maio, che su fb commenta positivamente i primi dati: "In Valle d'Aosta il Movimento 5 Stelle (spoglio finito) è al 6%, il Pd all'8% ed il Pdl al 4% (le altre forze (autonomiste) nelle regioni a statuto speciale raccolgono la maggioranza dei consensi). Al comune di Roma Marcello De Vito (secondo le proiezioni) è il terzo candidato sindaco con circa il 13,5% (rispetto al 2% delle passate comunali romane nel 2008). Spero di leggere quanto prima i dati reali in tutti i comuni. Entreranno consiglieri comunali 5 stelle ovunque. Continuerà lo tsunami di trasparenza e partecipazione in altre centinaia di enti pubblici italiani. Con qualche Sindaco, di spessore, come Federico Pizzarotti che in un anno ha ridotto il debito comunale di 200 milioni di euro. Un occhio particolare alla mia Campania, dove gli enti locali sono dilaniati dal clientelismo politico più sfrenato. Se entriamo anche lì, allora alle prossime elezioni nazionali (dove il voto è molto più libero), vinciamo e andiamo al Governo di questo paese. L'attivismo e quindi il consenso libero continua a crescere. Chi dice il contrario forse non ci sta osservando".

Ore 17.07 – Secondo l'Istituto Piepoli, queste sono le percentuali di voto dei principali partiti a Roma: Pd al 24,7%,  Pdl al 18,5%, M5s al 14,4%. Si tratta di dati non ufficiali su una copertura del 23%.

Ore 17.05 – Lucio D'Ubaldo, ex senatore del Pd e candidato con Alfio Marchini a Roma, ha appena dichiarato:  "Il candidato che dovesse uscire vincitore dalle urne deve riflettere sul fatto che se non si ricostruisce un quadro di alleanze prima nella società e poi nella politica non si esce da questo marasma". In riferimento al vantaggio di Marino, a domanda dei giornalisti, ha risposto: "Un candidato che, come dicono le proiezioni, ha un vantaggio cospicuo ha anche una responsabilità cospicua. Deve lanciare un appello di ricomposizione del quadro di rinnovamento e cambiamento".

Ore 17.00 – Terza proiezione Tecnè Sky: Marino 40,2%, Alemanno 30,2%, De Vito 11%,4, Marchini 12%.

Ore 16.55 – Val d'Aosta: la coalizione formata da Union Valdôtaine, Stella Alpina e Fédération Autonomiste è riuscita a raggiungere i 18 seggi necessari per la formazione della nuova maggioranza con soli 229 voti di vantaggio sul Movimento 5 Stelle. Resta fuori dall'assemblea regionale il Pdl.

Ore 16.42 – La terza proiezione dell'Istituto Piepoli conferma Ignazio Marino in testa con il 40,8%. Segue Gianni Alemanno con il 31,2%. Marcello De Vito, del M5s, è al 12,8% e Alfio Marchini al 9,4%.

Ore 16.30 – Anche se non è ancora ufficiale, colpisce il dato dell'affluenza a Roma, dove hanno votato meno del 53% degli aventi diritto (sezioni analizzate: il 99,7%).

Ore 16.25 –  Proiezione Tecné per SkyTg24: Marino 42.6%, Alemanno 28.3%, De Vito 12,8%, Marchini 11,4%

Ore 16.10 –  Roma, seconda proiezione RAI-Piepoli: 39,3 Marino, 31,4 Alemanno, 13,5 De Vito, 9,7 Marchin.

Ore 15.57 – Roma, prime proiezioni Piepoli: Marino 39,2%, Alemanno 32,2%, De Vito 12,8%, Marchini 9,5%.

Ore 15.53 – Dati di affluenza definitivi in diverse regioni: in Piemonte hanno votato il 65% degli aventi diritto; in Liguria, Umbria e Marche il 62; in Toscana il 60. Il calo dell'affluenza in queste regioni oscilla tra il 15 e il 20% rispetto alla scorsa tornata.

Ore 15.20 – Sono stati diffusi i dati (parziali) sull'affluenza alle urne: ha votato il 67,42% degli aventi diritto. Nella scorsa tornata votò il 78,37% degli elettori.

Ore 15.00 – Chiuse le urne: da questo momento non è più possibile votare. Stanno per avere inizio le operazioni di spoglio.

Ore 23.00 – Affluenza definitiva per il primo giorno di votazioni al 44,67%. Secondo i dati ufficiali forniti dal Viminale per queste elezioni amministrative 2013, alle 22 di domenica l'affluenza è in forte calo rispetto alle consultazioni precedenti dove aveva votato il 60% degli aventi diritto. Si tratta di più di 15 punti in meno rispetto alle precendenti elezioni amministrative.   Situazione ancora peggiore per le elezioni comunali a Roma dove alle 22 ha votato solo il 37,69% degli aventi diritto, quasi 20 punti in meno rispetto alle precedenti consultazioni quando votò il 57,2%.

Ore 19.14 – Alle 18 l'affluenza comunicata dal Ministero degli Interni è pari al 37,12 degli aventi diritto. Nella precedente occasione avevano votato il 47%

Ore 17.30 – Il calo di affluenza registrato anche in Lombardia: ha votato il 13,4 per cento degli elettori contro il 19,4 delle precedenti amministrative. Forte flessione a Brescia (13,4 per cento contro il 18,6 delle ultime comunali) e a Sondrio (12,7 di domenica contro il 17,7 per cento delle precedenti amministrative) e una flessione più contenuta a Lodi (14,9 contro il precedente 18,8). Ancora più netta la flessione a livello regionale.

Ore 15.00 – Arrivato il dato di affluenza a Roma: nella Capitale hanno votat0 – alle ore 12 – il 9,32% degli aventi diritto, cinque punti in meno rispetto alle precedenti omologhe, quando votò il 14,61%.

AGGIORNAMENTO Ore 12.45 – Affluenza in netto calo per queste elezioni amministrative 2013. Secondo i dati forniti dal Ministero dell'Interno nella prima rilevazione sull'affluenza alle urne, alle 12 si è recato ai seggi solo  l'11,5% degli aventi diritto. Una percentuale in forte calo rispetto alle precedenti consultazioni amministrative dove alla stessa ora si era recato alle urne il 16,15 % degli elettori. La regione dove si è votato meno è la Basilicata con un'affluenza del 9,68%, ma anche nel Lazio hanno votato solo il 9,95% degli aventi diritto.

Si sono aperti come previsto questa mattina alle 8 i seggi elettorali nei 564 comuni chiamati al voto per queste elezioni amministrative 2013. Gli italiani chiamanti a rinnovare le amministrazioni comunali delle loro città sono circa sette milioni. Le urne saranno aperte oggi fino alle 22, ma si potrà votare anche lunedì 27 maggio quando i seggi saranno aperti dalle 7 alle 15. Per queste elezioni amministrative 2013 sono invece 14 le città capoluogo in cui si va al voto tra cui due capoluoghi di regione: Ancona, Avellino, Brescia, Iglesias, Imperia, Isernia, Lodi, Massa, Pisa, Roma, Siena, Sondrio, Vicenza, Viterbo. L'appuntamento più atteso ovviamente è quello della Capitale dove si sfidano 19 aspiranti sindaci appoggiati da 40 liste. In queste amministrative 2013 per la prima volta nei comuni con popolazione superiore ai 5mila abitanti oltre al voto disgiunto, cioè per un sindaco e una lista a lui non collegata, si potrà esprimere una doppia preferenza di genere, cioè si potrà scrivere sia un nome di un candidato sia quello di una candidata. Nei casi in cui nessun candidato sindaco ottenga il 50% più uno dei voti, i cittadini saranno richiamati alle urne il 9 e 10 giugno per il ballottaggio. Dopo una campagna elettorale alquanto sottotono è comunque fortissimo il rischio astensione che dopo le elezioni politiche si è aggravato dall'insoddisfazione generale dei cittadini nei confronti della politica. Un chiaro segnale sono state le piazze vuote per i comizi finali della campagna elettorale per le elezioni amministrative di Roma.

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