Visco: “L’economia illegale italiana vale il 10% del Pil”

Quanto vale l'economia illegale in Italia? Secondo il governatore della Banca D'Italia Ignazio Visco dal 2005 al 2008 la quantità di moneta circolante nel nostro paese e proveniente da circuiti illegali potrebbe aver pesato per oltre il 10 per cento del prodotto interno lordo. Visco lo ha riferito nel corso di un'audizione alla Commissione Parlamentare Antimafia elencando una serie di stime ad oggi disponibili sull'incidenza dell'economia criminale in Italia. Il numero uno della Banca d'Italia ha aggiunto che, solo per quanto concerne il commercio di sostanze stupefacenti, la prostituzione e il contrabbando di alcol e tabacchi, nel 2011il valore complessivo è stato dello 0,9% del Pil.
Ignazio Visco ha citato, tra le fonti dello studio, il centro di ricerca interuniversitario Transcrime, specializzato sulla criminalità e ideato dagli atenei di Milano e Trento. Secondo i ricercatori i mercati illegali "valgono circa 110 miliardi di euro in Europa, poco meno di 16 in Italia, l'1% del Pil". Secondo il governatore della Banca d'Italia per recuperare il divario con il resto d'Europa è "indispensabile la diffusione della cultura della legalità e della correttezza".