Vacanze: negli anni ’70 gli italiani ne facevano 19 giorni, oggi “solo” 11

Come sono cambiate le abitudini e le spese mensili di una famiglia tipo dagli anni '70 ad oggi? Se l'è chiesto la Camera di Commercio di Monza e Brianza, che ha analizzato i dati Istat relativi a un periodo di circa 40 anni, dal boom economico alla grande crisi dei nostri giorni. Se nel 1973 una famiglia riempiva il carrello della spesa sborsando mensilmente 675 euro (anche se il calcolo relativo a quegli anni andrebbe fatto in lire) oggi si è scesi a 460 euro: si spende meno per pane e carne (rispettivamente -8 e meno 117 euro), ma si mette più volentieri mano al portafogli per il pesce (da 23 a 41 euro al mese), la casa, la comunicazione, i trasporti e il tempo libero. Sostanzialmente invariata la spesa per tè, zucchero, cacao e caffè.

Nella nota diffusa dalla Camera di Commercio si spiega che la spesa alimentare è passata da 1.200 a quasi 1.900 euro: il budget per l'abbigliamento è stato dimezzato (da 211 a 108 euro) così come quello per il tabacco. Gli italiani, tuttavia, spendono di più per i trasporti (da 180 a 380 euro), i combustibili (da 65 a 138 Euro) e la casa (da 242 a 693 euro). Nel tempo libero si andava più al cinema 40 anni fa rispetto ad oggi; in compenso frequentiamo di più teatri e concerti (261 biglietti venduti per 1.000 abitanti nel 1971 contro 569 nel 2009). Per quanto riguarda le vacanze, se nel 1973 partiva un italiano su tre, oggi a fare le valigie è un italiano su due. In compenso le ferie si sono accorciate: se negli anni settanta la loro durata media era di 19 giorni oggi si arriva a mala pena a 11.