847 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

La Tasi scade il 16 ottobre: quanto e come pagare in 5 passaggi

Mancano tre giorni alla scadenza del saldo Tasi e ancora non tutti i dubbi sono stati risolti: ecco un vademecum per effettuare una corretta determinazione del tributo.
A cura di Biagio Chiariello
847 CONDIVISIONI
Immagine

E’ cominciato il conto alla rovescia per il pagamento della Tasi, la nuova tassa sulla casa che serve a finanziare i servizi comunali. Mancano infatti solo tre giorni per saldare il conto della nuova imposta (entro il 16 ottobre) per quei Comuni che hanno deliberato sulle aliquote tra la fine di maggio e il 10 settembre. In quelli che non hanno deliberato entro il 10 dicembre la Tasi si pagherà il 16 dicembre in un’unica soluzione con l’aliquota già fissata all’1 per mille. Tra i comuni interessati ci sono undici capoluoghi di regione e tra questi Roma e Milano. Pubblichiamo di seguito un vademecum in cinque passaggi per il calcolo dell’aliquota. Il primo passo è fondamentale: è necessario procurarsi la delibera comunale e accedere alle informazioni aggiornate e corrette.

Procurasi e leggere la delibera comunale

Quindi, prima di tutto occorre procurarsi e leggere la delibera del Comune, facendo riferimento alla più recente.  Le delibere sono operative solo se sono pubblicate sul sito www.finanze.it. E’ necessario fare attenzione per qui comuni che hanno depositato sul sito più delibere: bisogna sempre fare riferimento alla più recente. Anche le amministrazioni pubblicano la delibera sul proprio sito ufficiale (dove spesso è indicato anche la modalità per acceder al calcolo online e alla stampa del modello F24.

Quanto vale per il fisco la nostra abitazione?

Passaggio successivo è determinare la propria rendita fiscale, cioè quanto vale per il fisco il proprio immobile. Per chi effettua la dichiarazione dei redditi, dove la rendita va indicata obbligatoriamente o per chi comunque ha già pagato negli scorsi anni un tributo immobiliare (Imu o Ici) non dovrebbe essere un problema. Il calcolo dell’imponibile è simile: si aumenta la rendita del 5%, si moltiplica il risultato per il coefficiente che varia a seconda  del tipo di immobile. Per le abitazioni e i box il moltiplicatore è 160, 55 quello dei negozi, 80 per gli uffici.

 Tasi prima casa

In generale il tributo si paga con l’aliquota dell’abitazione principale per tutti gli immobili esentati dall’Imu. Quindi quella in cui si risiede e si dimora e le pertinenze, una sola per tipologia: se ci sono due box, su uno si paga la Tasi abitazione principale, sull’altro la Tasi per gli altri immobili che però va a sommarsi all’Imu. Paga anche chi gode di un diritto reale sulla casa e cioè chi ha l’usufrutto, il coniuge separato, quello superstite.

Pagano anche gli inquilini

Se l’immobile è affittato per almeno sei mesi nel corso dell’anno una quota variabile tra il 10 e il 30% (la percentuale la decide il comune) deve essere pagata dall’inquilino. In caso di inadempienza di quest’ultimo l’amministrazione non potrà chiedere nulla al proprietario perché la responsabilità di assolvere all’adempimento è in capo all’affittuario.

 Come si paga la Tasi

La Tasi si paga con modello F24 online, in banca, alla posta. Nella compilazione del modello F24, oltre alle generalità del contribuente, va compilata la sezione Imu e altri tributi locali”: si indica il codice catastale del Comune, numero di immobili per cui si esegue il versamento, anno di imposta cui si riferisce il pagamento e importo da versare barrando la casella “acconto”. Il codice tributo previsto per definire l’ abitazione principale e le pertinenze è 3958; quello per gli altri fabbricati il 3961.

847 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views