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Quattordicesima 2023: quando arriva, a chi spetta e il calcolo dell’importo

La quattordicesima 2023 arriva a dipendenti e pensionati dalla metà del mese di giugno fino alla fine del mese di luglio. Non tutti i pensionati e i dipendenti privati la ricevono, però: dipende da limiti di reddito e requisiti del Ccnl, che determinano anche la data del pagamento.
A cura di Luca Pons
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La quattordicesima mensilità, chiamata anche "gratifica feriale", è una mensilità aggiuntiva che viene erogata tra giugno e luglio ad alcune categorie di dipendenti e pensionati. è un importo aggiuntivo che viene erogato ad alcune categorie di dipendenti e pensionati privati. A differenza della tredicesima, infatti, non spetta a tutti i lavoratori, ma solo ai dipendenti in quei settori il cui contratto collettivo nazionale – Ccnl – lo prevede.

Come la tredicesima, viene corrisposta in un periodo dell'anno specifico: viene chiamata "gratifica feriale" proprio perché erogata tra metà giugno e metà luglio, in un periodo in cui la maggior parte dei lavoratori e delle lavoratrici si prepara a un periodo di ferie. In più, anche i pensionati ricevono una quattordicesima: questa è rivolta a chi ha un reddito fino a 14.657,24 euro lordi all'anno e ha almeno 64 anni di età.

Quando viene pagata la quattordicesima 2023 a pensionati e dipendenti

Per i lavoratori e le lavoratrici dipendenti la data di pagamento della quattordicesima mensilità varia in base alla categoria e al settore in cui si lavora. Infatti, le scadenze sono stabilite dai contratti collettivi nazionali siglati dai sindacati, e per ciascun settore ci può essere una data diversa. Tendenzialmente, tutti i pagamenti avvengono comunque tra la metà di giugno e la metà di luglio. Per quanto riguarda i pensionati, invece, l'erogazione avviene insieme all'assegno mensile, quindi nella prima settimana di luglio – ma non il primo del mese, almeno per chi ritira in banca, dato che si tratta di un sabato.

A quali pensionati spetta la quattordicesima 2023: i limiti di reddito

Anche i pensionati hanno diritto alla quattordicesima, ma solo se rispettano determinati requisiti. Il primo è un criterio anagrafico: è necessario compiere almeno 64 anni di età entro il 30 giugno 2023. Chi li compie dopo potrà ricevere la quattordicesima con la pensione di dicembre.

Il secondo criterio riguarda il reddito. Per i pensionati e le pensionate che ricevono la quattordicesima il reddito complessivo deve essere al massimo pari a due volte il trattamento minimo Inps. In sostanza, su base annuale non deve superare i 14.657,24 euro. Nel reddito viene conteggiata sia la pensione sia tutti gli altri redditi del 2023, se la quattordicesima viene erogata per la prima volta. Negli altri casi invece si contano tutti i redditi legati a prestazioni per le quali c'è l'obbligo di comunicazione al Casellario centrale dei pensionati, relativi al 2023, e tutti gli altri redditi diversi da questi che sono relativi al 2022.

Ne hanno diritto tutti coloro che ricevono pensioni di anzianità, di vecchiaia, di invalidità o la pensione anticipata, o anche chi prende la pensione di reversibilità. Sono esclusi invece i beneficiari di assegni come invalidità civile, Ape sociale, isopensione e assegno sociale.

In quali casi è prevista la reversibilità della quattordicesima per i pensionati

La quattordicesima può essere contenuta anche nella pensione di reversibilità. Questo, però, avviene solo se anche il coniuge superstite ha tutti i criteri previsti per gli altri pensionati. Ovvero, la persona che riceve l'assegno di reversibilità deve avere compiuto 64 anni entro il 30 giugno e deve avere redditi personali che non superano la soglia di due volte il trattamento minimo Inps (ovvero 14.657,24 euro all'anno). In questo caso, nella pensione di reversibilità sarà accreditato anche l'acconto per la quattordicesima mensilità.

Quando arriva la quattordicesima 2023 per i dipendenti privati

Per lavoratrici e lavoratori la data di pagamento della quattordicesima è invece stabilito dai contratti collettivi nazionali, che sono tutti consultabili sul sito del Cnel. In alcuni casi l'assegno arriverà già a giugno, altri entro la metà di luglio. Alcuni esempi sono:

  • il contratto Chimici farmaceutici – Industria (settore lubrificanti e Gpl) prevede l'erogazione entro il mese di giugno
  • il contratto Tabacchi aggiunge la quattordicesima all'assegno di giugno
  • il contratto Commercio e terziario – Confcommercio la paga il 1° luglio
  • per il contratto Autoscuole, la quattordicesima arriverà entro i primi dieci giorni di luglio
  • il contratto Igiene ambientale – aziende private paga entro il 15 luglio
  • il contratto Turismo – Confcommercio eroga la quattordicesima insieme all'assegno del mese di luglio

Sono esclusi i contratti del pubblico impiego. Infatti, la quattordicesima mensilità non è rivolta ai dipendenti pubblici ma unicamente a chi lavora nel settore privato.

A quali dipendenti privati spetta la quattordicesima

Come detto, la quattordicesima va solamente a quei lavoratori dipendenti il cui contratto collettivo lo prevede. Per sapere se si ha diritto alla quattordicesima è necessario sapere in quale Ccnl si è inquadrati.

All'interno di questi Ccnl, hanno diritto alla quattordicesima anche i lavoratori a tempo determinato, quelli part-time e quelli con un contratto di apprendistato. Restano esclusi, invece, gli assunti in stage, i tirocinanti, i co.co.co. (collaboratori coordinati e continuativi). E anche i lavoratori autonomi e i lavoratori domestici.

Come calcolare l'importo

L'importo della quattordicesima mensilità è pari a un dodicesimo della retribuzione che si è ricevuta nell'anno precedente. Per misurarla si considera la retribuzione lorda mensile avuta nei dodici mesi precedenti (dal 1° luglio 2022 al 30 giugno 2023, in questo caso), la si moltiplica per il numero di mesi effettivamente lavorati e poi si divide il tutto per dodici.

Per chi ha lavorato tutto l'anno precedente, quindi, la quattordicesima è pressoché identica allo stipendio mensile regolare, che quindi risulta raddoppiato. L'importo scende, invece, per chi ha lavorato meno mesi. Si conteggiano solo i mesi in cui la persona ha lavorato almeno 15 giorni.

Vengono conteggiati nel periodo di maturazione della quattordicesima anche i congedi di maternità e di paternità, mentre è escluso il congedo parentale. Si matura la quattordicesima durante il periodo di malattia a carico del datore di lavoro, nei periodi di infortunio (nei limiti previsti dal contratto), durante le ferie, le festività e i permessi, e anche durante il congedo matrimoniale e il riposo giornaliero per allattamento. Al contrario, non si matura la quattordicesima durante i turni di lavoro straordinario o lavoro notturno, durante il servizio di leva, durante gli scioperi, durante il periodo di aspettativa.

Per quanto riguarda i pensionati, in una circolare apposita l'Inps ha chiarito modalità e importi per la quattordicesima. La quantità di soldi ricevuta cambia a seconda dell'anzianità contributiva (meno di 15 anni, tra 15 e 25 anni o oltre 25 anni, che diventano 18 e 28 anni per i lavoratori autonomi) e del proprio reddito (se è meno di 1,5 volte il minimo Inps, o fino a 2 volte il minimo Inps). In pratica, gli assegni possono variare da 336 euro a 655 euro.

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