Pensioni: aumenti da 6 a 20 euro. Torna il contributo di solidarietà per quelle “d’oro”

Da sei a 20 euro al mese. Tanto aumenteranno le pensioni fino a 2mila euro lordi mensili. Il meccanismo è stato messo a punto dal governo nella legge di stabilità e prevede una rivalutazione piena esclusivamente per le pensioni lorde che non superano di tre volte il trattamento minimo di 495,4 euro mensili; per tutte le altre la rivalutazione sarà parziale (al 95% per chi prende 1.981,7 al mese). A tutte le pensioni superiori a questa soglia verrà garantito un aumento di 14,70 euro mensili: norma inserita in extremis nel maxiemendamento per timore che annullando completamente la perequazione si rischiava una pronuncia di incostituzionalità.
L'aumento delle pensioni è stato tarato sulla base dell'aumento dell'inflazione, prendendo come riferimento i dati dell'Istat: l’incremento dei prezzi si proietterebbe dunque all’1,2% (come stabilito nei giorni scorsi da un decreto del Ministro Saccomanni), contro il 3% che è stato riconosciuto a partire dal gennaio scorso sulla base della variazione dei prezzi nel 2012. Tradotto in cifre, l’aumento di gennaio 2014, sarà effettuato così (fonte: Corriere):
1) più 1,2% (100% dell’indice Istat) sulle pensioni d’importo mensile sino a 3 volte il minimo di dicembre 2013 (fino a 1.487 euro);
2) più 1,08% (95% dell’indice) per quelle d’importo mensile compreso tra 3 e 4 volte il minimo (da 1.487 a 1.982 euro);
3) più 0,90% (75% dell’indice) per quelle d’importo mensile compreso tra 4 e 5 volte il minimo (da 1.982 a 2.478 euro);
4) più 0,60% (50% dell’indice) per quelle d’importo mensile compreso tra 5 e 6 volte (da 2.478 a 2.973 euro).
Poi, a partire da 6 volte il minimo (2.973 euro al mese) scatta un altro tipo di decurtazione: l’incremento è limitato al 40%, (ossia un aumento dello 0,48%, il 40% appunto di 1,2), ma si applica solo alla quota di pensione che non supera questa soglia. Di fatto, l’aumento viene cristallizzato a poco meno di 15 euro al mese. Non dobbiamo dimenticare che tutti gli importi sono al lordo dell’Irpef (pochi euro in tasca).
Per quanto riguarda le pensioni più alte è stato ripristinato il contributo di solidarietà, che sarà del 6-12% sugli importi superiori a 6.936 euro lordi al mese (90.168 euro all’anno). Il contributo servirà a finanziare un sussidio a favore dei cittadini più poveri. Per l'esattezza il contributo è fissato nel 6% per la parte di pensione compresa fra 14 e 20 volte il minimo (90.168-128.811 euro lordi annui), che sale al 12% sugli importi fra 20 e 30 volte il minimo (128.811-193.217 euro lordi annui) e al 18% sulle quote oltre 30 volte.