Pagamento pensioni di novembre 2025: le date in calendario di Poste e le ultime novità in Manovra

Le prossime pensioni verranno accreditate sui conti corrente bancari lunedì 3 novembre 2025, ovvero il primo giorno bancabile del mese. Infatti, sia oggi, 1° novembre, che domani, 2 novembre, sono giorni festivi. La stessa data varrà per i titolari di un libretto di risparmio, di un conto BancoPosta o di una Postepay Evolution che hanno scelto l’accredito e per coloro che abitualmente ritirano i trattamenti in contanti agli sportelli postali. Poste Italiane ricorda che il pagamento in contanti è ammesso solo per gli importi complessivi fino a 1.000 euro netti.
Nella maggior parte dei casi, novembre è l'ultimo mese in cui l'Inps procederà con le operazioni di conguaglio per chi ha trasmesso il modello 730 all'Agenzia delle Entrate entro il 30 settembre 2025. Nel caso in cui il contribuente sia a credito, sulla pensione di novembre verrà accreditato il rimborso spettante. In caso di debito, invece, saranno applicate le trattenute. Se il contribuente è in debito potrà usufruire della rateizzazione in quattro mesi solo se ha presentato il 730 entro lo scorso 30 giugno.
Oltre alle operazioni relative al 730, come di consueto, sul trattamento di novembre peseranno anche trattenute come l'Irpef mensile e le addizionali Irpef regionali e comunali (a saldo) relative all’ anno 2024.
Vediamo cosa dovrebbe contenere la Manovra 2026 in materia di pensioni.
Quando pagano le pensioni di novembre 2025, il calendario di Poste Italiane
Le prossime pensioni potranno essere ritirate in contanti agli sportelli postali a partire da lunedì 3 novembre.
La stessa data varrà per i titolari di un libretto di risparmio, di un conto BancoPosta o di una Postepay Evolution che abbiano scelto l’accredito. La stessa data varrà per i titolari di un libretto di risparmio, di un conto BancoPosta o di una Postepay Evolution che abbiano scelto l’accredito.
Poste Italiane ricorda che il pagamento in contanti è ammesso solo per gli importi complessivi fino a 1.000 euro netti. Se l’importo spettante supera tale limite, il beneficiario è tenuto a comunicare all’Inps una modalità alternativa di pagamento.
I possessori di carta di debito associate a conti/libretti o di Postepay Evolution potranno prelevare in contanti dagli ATM Postamat della provincia, senza recarsi allo sportello. Inoltre, i possessori di Carta di Debito associate a conti/libretti potranno usufruire gratuitamente di una polizza assicurativa che consente un risarcimento fino a 700 euro all’anno sui furti di contante subiti nelle due ore successive al prelievo effettuato sia dagli sportelli postali sia dagli ATM Postamat.
Per evitare tempi di attesa superiori alla media, Poste Italiane consiglia a tutti i pensionati, dove possibile, di recarsi a ritirare la pensione in tarda mattinata o durante le ore pomeridiane privilegiando i giorni successivi ai primi.
Pagamento pensioni di novembre 2025 in banca: le date
Le prossime pensioni verranno accreditate sui conti corrente bancari lunedì 3 novembre 2025, ovvero il primo giorno bancabile del mese. Infatti, sia oggi, 1° novembre, che domani, 2 novembre, sono giorni festivi.
Come consultare il cedolino della pensione
Il cedolino della pensione – tramite il quale è possibile verificare se il trattamento ha subito delle modifiche nell'importo e, nel caso, per quale motivo – può essere consultato facilmente sul portale online dell'Inps seguendo questi passaggi:
- effettuare l'accesso a MyInps sul portale tramite Pin, Spid, Carta d'Identità Elettronica (Cie) o Carta Nazionale dei Servizi (Cns);
- tramite la bacheca principale entrare nella sezione "Prestazioni e servizi";
- cliccare su "Cedolino pensione e servizi collegati”.
In alternativa, è possibile chiedere aiuto presso i Caf.
Le ultime novità sulle pensioni in Manovra 2026
A partire dal 1° gennaio 2027, secondo la legge attualmente in vigore, dovrebbe scattare l'adeguamento automatico dei requisiti dell'età pensionabile in base all'aspettativa di vita. Questo significa che per accedere alla pensione di vecchiaia bisognerebbe avere non più 67 anni ma 67 anni e 3 mesi, mentre la pensione anticipata richiederebbe non più 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne ma 43 anni e 1 mese per gli uomini e 42 anni e 1 mese per le donne.
Tuttavia, nelle scorse settimane, il governo – in particolare la Lega – si era espresso sulla possibilità di inserire nella Manovra 2026 il blocco dell'aumento di tre mesi previsto nel 2027.
Ma, a conti fatti, bloccare l'aumento per tutti risulterebbe troppo oneroso per i conti pubblici. Per questo motivo, dopo aver valutato varie ipotesi sul tavolo, l'esecutivo avrebbe deciso di applicare lo stop completo solo per i lavoratori che svolgono impieghi "gravosi e usuranti". Per tutti gli altri, invece, l’età per la pensione di vecchiaia dovrebbe aumentare gradualmente: di un mese nel 2027 e poi di due mesi nel 2028. Lo stesso discorso varebbe per quanto riguarda la pensione anticipata.
Sempre in materia di pensioni, la Manovra 2026 dovrebbe anche contenere una proroga dell'Ape sociale e un già preannunciato addio a Quota 103, il trattamento anticipato a cui attualmente si può accedere con almeno 62 anni di età e 41 anni di contributi. Il documento dovrebbe comprendere anche un aumento di 20 euro mensili sulle pensioni minime.