Mps, Profumo ammette: “Non è scontata la restituzione di 4miliardi di euro allo Stato”

Dove sono finiti i 4 miliardi di euro dell'Imu? A quanto pare, la cifra equivale a quella versata alla banca Monte dei Paschi di Siena, per salvarla dal fallimento. Soldi prestati, si disse, e che verranno dunque restituiti: eppure, mentre a Roma il neopremier Letta annunciava lo stop alla tassa sulla prima casa da giugno, a Siena Alessandro Profumo dichiarava candidamente che "nulla è scontato". che tradotto vuol dire che la banca potrebbe non riuscire a ripagare il debito contratto con lo stato. Che – se così fosse – diventerebbe il primo socio della banca senese. Non una nazionalizzazione, ma quasi, e rimetterebbe in discussione l'assetto di Mps, di cui oggi è socia di maggioranza l'omonima fondazione, che tuttavia dovrà fare i conti con l'aumento di capitale del 2014. Un’operazione che dovrebbe portare nel capitale dell’istituto senese nuovi azionisti. “Soci non bancari”, ha spiegato Profumo che assieme all’amministratore delegato, Fabrizio Viola, punta a cambiare le regole del gioco nel capitale di Mps. Attualmente, però, per statuto, solo la Fondazione può avere una quota superiore al 4%, ma l’obiettivo del management è rimuovere la soglia massima rendendo la banca contendibile ed interessante per i grandi investitori. Tuttavia per il presidente della Fondazione Mps, Mancini, il cambiamento della clausola del 4% è solo una “opinione personale” espressa da Viola.
Intanto l’eco della giornata senese è arrivato fino a Roma. Così, mentre due rappresentanti statunitensi della Banca Nomura erano a colloquio nelle stanze della Procura di Siena per far luce sull’affaire derivati, nella capitale il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri, ha dichiarato che “l’affermazione del presidente di Mps, Profumo, secondo cui la restituzione del Monti bond di 4 miliardi non è scontato, costituisce una prospettiva gravissima”. E poi ha aggiunto: “La somma che lo stato italiano, dunque i cittadini, ha messo a disposizione per salvare la banca, equivale all’Imu pagata per la prima casa. Forse sarebbe stato meglio nazionalizzare Mps. In ogni caso, questa vicenda deve entrare con la massima urgenza nell’agenda del governo che dovrà chiedere chiarezza ai vertici di Mps”.