Lo spread italiano a un passo da quello della Spagna

E' ridotto davvero al minimo il vantaggio dell'Italia rispetto alla Spagna in termini di spread: appena 5 punti base, mentre con l'incertezza post elettorale i titoli di Stato italiani subiscono nuove tensioni. Dopo le aste di Btp effettuare oggi, in cui l'Italia ha registrato il rialzo dei rendimenti in assegnazione – a conferma del permanere della titubanze internazionale che accompagnano lo stallo politico – i tassi di interesse sui titoli già in circolazione hanno a loro volta registrato incrementi, salendo al 4,70 per cento sulla scadenza decennale. E dunque il differenziale tra Btp decennali e Bund equivalenti si è allargato a 322 punti base a metà giornata, dai 311 punti di ieri in chiusura, mentre lo spread tra Bonos della Spagna e Bund è aumentato in misura minore a 328 punti base da 324 punti base. C'è da dire che in un mese, i tassi sui titoli spagnoli sono scesi di 46 punti base, mentre quelli sui Btp sono saliti di 29 punti. Nel frattempo, la Borsa di Milano ha fatto inizialmente fatto segnare forti ribassi con un meno 1,62 per cento del Ftse-Mib, mentre gli altri mercati Ue segnano cali più moderati. Successivamente la discesa si è ridotta, con Piazza Affari in coda (Ftse Mib -1,45% a 17.789 punti). Hanno fatto meglio Madrid e Londra (-0,88% entrambe), Parigi (-0,22%) e Francoforte, invariata. Pesa tra le banche Commerzbank (-8,72%), in vista di un aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro. Giù anche Ubi (-4,48%) e Banco Popolare (-3,93%), più caute Bpm (-2,75%), Intesa (-2,3%) e Unicredit (-1,72%)