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L’impatto delle sanzioni a Russia sulle economie Ue: “Prezzo da pagare per difendere la libertà”

L’impatto che le sanzioni alla Russia avranno sulle economie Ue “è il prezzo che si deve pagare per difendere la libertà”: sono le parole del numero due della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis. Il commissario per gli Affari economici, Paolo Gentiloni, ha invece detto la previsione di una crescita al 4% “non è più realistica”.
A cura di Annalisa Girardi
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Le sanzioni alla Russia colpiranno anche le economie europee, inutile negarlo. Lo ha detto il commissario Ue per gli Affari economici, Paolo Gentiloni, che oggi ha partecipato alla riunione dei ministri delle Finanze dell'area Euro sugli orientamenti di bilancio per il 2023. Arrivando all'Eurogruppo l'ex presidente del Consiglio, pur non mostrando certo ottimismo per la situazione economica attuale, ha comunque detto: "Non sarà un impatto insignificante, ma possiamo ridurlo se reagiamo con forza come abbiamo fatto durante la crisi del Covid".

Insomma, l'effetto boomerang delle misure contro la Russia ci sarà e colpirà sia cittadini che imprese tra l'aumento del prezzo dell'energia e quello dei costi dovuto alle difficoltà di reperire le materie prime. Tutti fattori che, ha aggiunto Gentiloni, "avranno certamente un effetto di rallentamento sulle previsioni di crescita". La previsione di crescita del 4% per l'economia europea, "non è più realistica", ha sottolineato ancora il commissario Ue.

Il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, ha proseguito da parte sua affermato che servirà sicuramente una "mitigazione", ma facendo al tempo presente che "è il prezzo che si deve pagare per difendere la libertà". Sulla stessa linea il presidente dell'Eurogruppo, Paschal Donohoe, per cui "gli effetti economici di questa guerra in tutta Europa non sono paragonabili alla sofferenza umana di milioni di ucraini al momento". Vista la difficile situazione economica che l'Eurozona si trova ad affrontare, i ministri Ue hanno anche discusso della possibilità di prorogare oltre il 2022 la clausola di salvaguardia che in pandemia ha sospeso il Patto di stabilità. La prorogata incertezza economica costringe a rivedere la prevista disattivazione nel 2023.

Intanto, mentre è stato approvato il quarto pacchetto di sanzioni, all'Eurogruppo si è discussa la possibilità di applicare, sulla scia di Stati Uniti e Regno Unito, l'embargo al gas e al petrolio dalla Russia. Per il ministro delle finanze tedesco Christian Lindner, questo "non è ancora il tempo giusto per decidere" e "dobbiamo considerare seriamente quali mezzi mettono pressione a Putin e quali potrebbero nuocere di più a noi".

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