1 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Nel 2015 l’occupazione cresce: 13 contratti in più rispetto all’anno scorso

L’Inps ci dice che nei primi mesi del 2015 sono aumentate (+20,7%) le assunzioni a tempo indeterminato, ma nel frattempo sono calati i contratti a termine (-7%) e di apprendistato (-11,3%). Variazione nulla, ma va comunque sottolineato il miglioramento in termini di qualità, visto che una parte di quanti avevano contratti precari sono stati stabilizzati.
A cura di Biagio Chiariello
1 CONDIVISIONI
Immagine

Una notizia buona e due cattive. Che alla fine della fiera rendono un saldo uguale a zero per il mercato del lavoro. Nei primi due mesi dell’anno sono aumentati i contratti a tempo indeterminato (+12,3%), ma sono diminuiti quelli a termine (-7%) e in apprendistato (-11,3%). Tenendo conto di questi dati, la variazione dell'occupazione rispetto all'anno scorso resta stabile rispetto al primo bimestre del 2014. È quanto emerge dalle tabelle dell’Inps sui rapporti di lavoro attivati.

Andando ad analizzare i dati nello specifico risulta che nei primi due mesi del 2015 sono stati 95.804 i contratti a termine e quelli da apprendista trasformati in rapporti di lavoro a tempo indeterminato, il 12,3% in più rispetto allo stesso bimestre 2014. Mentre i nuovi rapporti di lavoro a tempo indeterminato stipulati in Italia, rilevati da Inps, sono stati 307.582  a gennaio e febbraio, il 20,7% in più rispetto all'analogo bimestre del 2014. Se si considerano anche le conversioni di cui sopra, sono 403.386 i nuovi rapporti di lavoro a tempo indeterminato stipulati nel primo bimestre dell’anno (la variazione rispetto allo stesso periodo del 2014 è come detto di +12,3%). Pertanto la quota di nuovi rapporti di lavoro stabili è passata dal 37,1% del primo bimestre 2014, al 41,6% dei primi due mesi del 2015. Resta però sotto il livello del 2013, quando il lavoro stabile era al 43,85% del totale.

 L’Inps fa sapere che nella propria rilevazione sono stati considerati tutti i rapporti di lavoro attivati nel periodo, “anche quelli in capo a uno stesso lavoratore, con riguardo a tutte le tipologie di lavoro subordinato, incluso il lavoro somministrato e il lavoro intermittente”. Sommando tutti i rapporti di lavoro attivati nei primi due mesi del 2015 si arriva a quota 968.883, cioè solo 13 in più rispetto ai 968.870 dei primi due mesi del 2014. Quel che comunque va detto è che la “qualità” del lavoro migliora sicuramente, visto che una parte di quanti avevano contratti precari sono stati stabilizzati.

1 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views