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L’Ue all’Italia: necessaria nuova manovra, “servono sforzi aggiuntivi”

Secondo le raccomandazioni della Commissione europea, “servono sforzi aggiuntivi, anche nel 2014, per rispettare i requisiti del Patto di stabilità. Ma l’UE non boccia la richiesta di più tempo per il pareggio di bilancio.
A cura di Biagio Chiariello
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Per la Commissione europea l’Italia non ha fatto ancora abbastanza per smuoversi dal pantano della crisi e per questo ci chiede “sforzi aggiuntivi” anche nel 2014, pur senza indicare i tempi. Nelle proprie raccomandazioni a Roma, la Commissione spiega infatti che "in base alla valutazione del programma e delle previsioni della Commissione, il Consiglio è dell'opinione che servono sforzi aggiuntivi per rispettare i requisiti del Patto di stabilità".  Questa la conclusione dell'esecutivo europeo sul Belpaese che si legge in un paragrafo della parte iniziale del documento pubblicato oggi sul quale si esprimerà l'Ecofin. Nello specifico, nel documento si legge che “le previsioni di primavera 2014 della Commissione indicano una non conformità con il parametro di riferimento della riduzione del debito nel 2014″, scrivono i commissari, “poiché l’aggiustamento strutturale prospettato (soltanto 0,1 punti percentuali del Pil) è inferiore all’aggiustamento strutturale richiesto di 0,7 punti percentuali”.

Necessaria una nuova manovra per l'Italia?

"Ci sono Paesi in cui ci sono livelli altissimi di debito pubblico, non possiamo abbassare la guardia allentando i nostri sforzi per la riduzione del debito", ha detto il presidente della Commissione Ue, José Manuel Barroso, presentando le raccomandazioni di Bruxelles per gli specifici Paesi. Nello specifico, l’Italia dovrebbe "trasferire ulteriormente il carico fiscale dai fattori produttivi ai consumi, ai beni immobili e all'ambiente, nel rispetto degli obiettivi di bilancio” e "garantire una migliore gestione dei fondi Ue con un'azione risoluta di miglioramento della capacità di amministrazione, della trasparenza, della valutazione e del controllo di qualità a livello regionale specialmente nelle Regioni del Mezzogiorno”, secondo quanto si legge nel documento.

Evitata bocciatura dello slittamento del pareggio di bilancio

C’è comunque una buona notizia per l’Italia. Sarebbe saltata la parte relativa alla bocciatura della richiesta italiana di concedere lo slittamento del pareggio di bilancio strutturale di un anno. In quella frase si affermava che “l’esenzione richiesta dall’Italia di deviare dal percorso verso gli obiettivi di medio termine non può essere concessa a causa del rischio di non conformarsi con gli obiettivi di riduzione del debito”.

Rehn: "Posizione dell'Italia non è buona"

L'ok della Commissione Ue alla richiesta di rinvio del pareggio del bilancio per l'Italia, è stata occasione di una presa di posizione da parte di Olli Rehn che ricorda come il nostro Paese non deve adagiarsi, ma cercare di fare di più. Perché "rinviare il raggiungimento degli obiettivi di medio termine non pone il Paese in una buona posizione nei confronti delle regole che ha sottoscritto", ha spiegato il commissario agli Affari europei.

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