Istat: migliora rapporto deficit-pil, in calo la pressione fiscale

Migliora il deficit delle amministrazioni pubbliche nel primo trimestre 2014. I dati diffusi dall’Istat parlano di un indebitamento netto che nei primi tre mesi del 2014 è pari al 6,6% del Prodotto interno lordo (Pil), a fronte del 7,3% del corrispondente trimestre dell’anno precedente. L’Istituto di Statistica precisa che il dato sull'indebitamento netto delle Amministrazioni Pubbliche non tiene conto delle operazioni di Swap, i contratti derivati. L’Istat rivela inoltre che il saldo primario, cioè l'indebitamento al netto degli interessi passivi, sempre nel primo trimestre è risultato negativo e pari a 8,140 milioni di euro (era stato -9,948 milioni di euro nel corrispondente trimestre del 2013). Il rapporto saldo primario/Pil è risultato così pari a -2,2%, in miglioramento di 0,5 punti percentuale rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Nel primo trimestre 2014, il saldo corrente è risultato negativo per 17,684 milioni, in miglioramento rispetto ai -18,815 registrati nel corrispondente trimestre dell'anno precedente. L'incidenza sul Pil è passata da -5,0% del primo trimestre del 2013 a -4,7%.
Cala la pressione fiscale nei primi tre mesi dell’anno
Buone notizie anche sul fronte della pressione fiscale. Nei primi tre mesi dell'anno, infatti, la pressione fiscale è calata leggermente al 38,5%, risultando inferiore di 0,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. L’Istituto di statistica spiega che si tratta della terza diminuzione consecutiva in termini tendenziali. Le entrate totali nel primo trimestre del 2014 sono aumentate dello 0,4% rispetto allo stesso trimestre del 2013. L’Istat ha spiegato che tale andamento è stato determinato, in particolare, dall'incremento dello 0,3% delle entrate correnti. Per pressione fiscale si intende, lo ricordiamo, il rapporto tra la somma di imposte dirette, indirette, in conto capitale, contributi sociali e Prodotto interno lordo (Pil).