In Italia esportazioni ferme, dato peggiore dal 2009

Ancora un dato negativo per le esportazioni italiane, che nel corso del 2013 sono rimaste sostanzialmente ferme e anzi hanno fatto segnare una leggera contrazione dello 0,1% rispetto al 2012. Sono questi i dati diffusi oggi dall'Istat nel suo rapporto sul commercio con l’estero nel quale viene sottolineato che si tratta del peggior risultato dal 2009. Una situazione negativa che riguarda, però, tutto il settore commerciale perché al contempo nel nostro Paese nello stesso periodo è calato drasticamente anche l'import che ha fatto segnare un -5,5 per cento. Proprio grazie al calo delle importazioni nel corso dell'anno appena trascorso l'avanzo commerciale tra esportazioni e importazioni ha raggiunto i 30,4 miliardi di euro, il valore più alto dal 1996, e al netto dei prodotti energetici è pari a quasi 85 miliardi. Nel dettaglio la dinamica dell'export risulta positiva verso i paesi extra Ue (+1,3%) e in flessione verso i paesi Ue (-1,2%). La situazione delle esportazioni italiane però risulta mitigata dagli ultimi risultati di dicembre dove si è registrato un consistente aumento dell'export con un +5,1%, ma anche dell'import con un +3,6%.
Aumento congiunturale a dicembre – Secondo l'istituto di statistica nazionale, l'aumento congiunturale di entrambi i flussi è dovuto soprattutto al notevole incremento delle vendite e degli acquisti con l'area extra Unione Europea che hanno fatto registrare, a dicembre 2013, rispettivamente un aumento del 7,1% e del 6,8% rispetto al mese precedente. Da segnalare però anche la forte crescita congiunturale delle vendite verso l'area Ue che a dicembre 2013 ha fatto segnare un +3,5%. L'aumento congiunturale dell'export ha riguardato tutti i principali raggruppamenti di beni, ma è stato più marcato per i prodotti energetici (+31,0%) e per i beni strumentali (+5,1%).