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Doppia svalutazione dello yuan da parte di Pechino, la Cina fa tremare i mercati mondiali

Dopo la prima svalutazione record di ieri, la banca centrale cinese ha deciso un novo ritocco al ribasso della moneta.
A cura di Antonio Palma
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La Cina mette di nuovo in allarme i mercati finanziari mondiali dopo i crolli delle settimane scorse dovuti ai dati economici non confortanti del paese. Le autorità di Pechino infatti in appena 24 ore hanno deciso una doppia svalutazione dello Yuan, la moneta nazionale cinese, con il rischio di avviare una nuova guerra delle valute. Dopo una prima svalutazione record dell'1,9% avvenuta ieri con conseguenze rilevanti anche sulle borse occidentali, oggi infatti la banca centrale cinese, la Peoples Bank of China, ha infatti limato ulteriormente il valore di riferimento dello yuan, tagliandolo di un aggiuntivo 1,62%. A questo punto il valore di riferimento della moneta cinese segna il punto centrale nella fascia di oscillazione tra più o meno 2% nella quale lo yuan è legato al dollaro statunitense.

La doppia manovra di Pechino ha il chiaro intento di dare nuovo slancio all'economia del Paese ormai lontana dai tempi delle crescita record e alle prese con una frenata senza precedenti come dimostrano i recenti dati macroeconomici. Dopo aver tentato diversi approcci, la banca centrale cinese infine ha tentato questa nuova strada dell'allentamento dell’aggancio con il dollaro spinta anche all'accesa della moneta statunitense. Una scelta che però fa tremare i mercati europei e statunitensi che già ieri avevano reagito segnando pesanti ribassi. Dal suo canto il Fondo monetario internazionale però ha rassicurato tutti valutando positivamente la doppia svalutazione dello yuan cinese e definendo l'operazione come un allineamento ai mercati di tutto il mondo.

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