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Quanto costa il conto corrente nella tua banca? (INFOGRAFICA)

Federconsumatori e Adusbef hanno effettuato un monitoraggio sui costi medi di gestione di un conto corrente con “profilo a bassa operatività”. Ecco i risultati: il conto costa almeno 300 euro all’anno, contro i 101 indicati dalla Banca d’Italia.
A cura di Redazione
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Quanto costa un conto corrente "standard" in Italia? Davvero 101 euro, come sostiene la Banca d'Italia? Federconsumatori e Adusbef per confutare i numeri di Bankitalia hanno effettuato ai primi di luglio 2013 un monitoraggio sui costi medi di gestione di un conto corrente con "profilo a bassa operatività". E i risultati indicano dei costi piuttosto alti che in media, per le 10 primarie banche italiane, variavano dai 238,35 euro (Bnl) ai 337,18 di Unicredit; dai 273,20 di Intesa San Paolo, ai 438,70 della Banca Popolare di Vicenza, con media ponderata Isc (Indicatore Sintetico di Costo) pari a 320,5 euro, superando del 318% i 101 euro di costi indicati da Bankitalia nel 2012. Duro l'attacco di Federconsumatori e Adusbef alla banca centrale della Repubblica italiana (partecipata, è bene ricordarlo, per il 94,33% da banche e assicurazioni private e per il restante 5,66% da enti pubblici ovvero Inps e Inail): "La Banca d'Italia, di proprietà delle banche azioniste, contestava i dati per ‘problemi di metodologia nello studio', affermando -scrivono i consumatori – che ‘lo studio delle associazioni non prendevano in considerazione dati reali, ma stime e dati presunti, in quanto l’Isc pubblicato dalle banche sui fogli informativi e quindi su Patti Chiari e altre fonti pubbliche, non tiene conto di profili di operatività presunta pre-definiti nella normativa e non considera agevolazioni o clausole particolari che possono far discostare il costo effettivo verso il basso o l'alto'. Adusbef e Federconsumatori, per confermare la bontà e la rigorosa metodologia attuata sui costi dei conti correnti, il 1 luglio 2013, confrontava il monitoraggio con il sito ‘Abi Patti chiari' (www.pattichiari.it), ricavando l’Indicatore sintetico di costo di 59 banche che avevano optato per l’indicazione di un ISC calcolato su un profilo di clientela, che utilizza il conto con bassa operatività, arrivando a conclusioni ancora più pesanti rispetto al campione delle prime 10 banche monitorate il cui ISC medio risultante per il campione di 59 banche era pari a 342 euro".

I risultati anche quest'anno, nonostante l'allarme lanciato già nel 2012, sono sconfortanti: il più costoso era il conto corrente ordinario della Banca Popolare dell’Emilia Romagna, 754 euro; il più contenuto, 238 euro, quello della Bnl, mentre l’ISC indicato per i conti ordinari dei tre maggiori gruppi bancari, vedeva l’Unicredit a 337,18 euro; il MPS a 291,30 euro; Intesa San Paolo a 273,20 euro. Ben 5 banche indicavano un ISC superiore ai 500 euro: la Banca Pop. Emilia Romagna che si collocava a 754,75 euro; la Banca della Campania a 689,38 euro; Il Banco di Sardegna a 621,81; la Banca di Sassari a 593,63 e la Banca Pop. di Ravenna a 515,72. "La massiccia indagine Antitrust iniziata nel 2011, pubblicata a metà settembre 2013, con un campione costituito da 52 banche e oltre 14.500 sportelli, con una rappresentatività pari al 44% – continuano Adusbef e Federconsumatori – sconfessava Bankitalia e confermava i nostri dati, arrivando a concludere che una maggiore concorrenza poteva portare a risparmi annui di ben 180 euro".

Su 56 banche analizzate, 13 presentano un ISC variato rispetto a luglio. Si rileva che le poche variazioni riscontrate sono tutte al rialzo; non ci sono, dunque, banche il cui ISC sia diminuito. L’ aumento più marcato è quello della Banca di Sassari, il cui ISC è balzato da 593,63 euro a 633,15 euro, quasi 40 euro in più. In termini percentuali l’ incremento è stato del 6,66%. Seguono poi la Banca Popolare di Mantova (14,05 euro in più, con aumento percentuale del 5,29%) e la Banca Popolare di Milano (13,55 euro in più e il 4,97% in più). L’ incremento più contenuto è del MPS: 2,10 euro in più, di 2,28 euro quello della Banca della Campania.La richiesta dei consumatori è rivolta al governo: servono misure incisive per calmierare un saccheggio sistematico dei risparmi delle famiglie, obbligate ad avere un conto in banca.

L'ELENCO DEI COSTI DEI C/C DELLE BANCHE ITALIANE

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